design austriaco a Villa Necchi Campiglio

A volte, senza chiedere il permesso, mi autorizzo a scrivere post che, più che informazioni pratiche, contengono atmosfere e suggestioni. Comunicarvi quelle di Villa Necchi Campiglio e del suo design austriaco durante la Design Week milanese è davvero difficile e ho anche paura che la fotocamera del mio smartphone, per quanto piuttosto smart, non si sia dimostrata all’altezza del compito.

C’è un fatto, prima di tutto. Le immagini e le pagine di un blog non possono (ancora) trasmettere odori e temperature; sensazioni a pelle, insomma. E nel caso di Villa Necchi questo sarebbe fondamentale. Partiamo dunque dal presupposto che, guardando le immagini, tutto sia immerso, oltre che nel bianco un po’ ovattato che ben si percepisce, in una nuvola di glicine intiepidito dal sole di un aprile mite e dolce.

In una serra in ferro e vetro – che so occupare il posto dell’originario campo da tennis della dimora – il design austriaco selezionato da Advantage Austria parla con la luce e trasmette, tra le venature del legno e la trama dei tessuti, il forte legame con un passato ancora molto presente. Il Back Ahead titolo della mostra, infatti, non è casuale. Il testimone passa di mano in mano da vecchie matite a nuovi strumenti di progettazione.

La location è perfetta. Non imbriglia la comunicazione nella retorica, rispetta tutti e tutto, accompagna dolcemente lo sguardo e lo fa anche riposare un po’ dai trambusti di tanto chiassoso Fuorisalone. Per me il più bel posto visitato a Milano negli ultimi giorni. Ci lascio il cuore e porto via queste immagini.