EDIT Napoli: 3 giorni per scoprire cos'è il design editoriale
EDIT Napoli: 3 giorni per scoprire cos'è il design editoriale | fotografia Bianca Hirata

Napoli, un po’ come Parigi, è sempre una buona idea. E nel weekend lungo che va dal 7 al 9 giugno 2019, lo è ancora di più. Al Complesso di San Domenico Maggiore, che vale una visita già di per sé, debutterà EDIT Napoli, l’evento dedicato al design editoriale sviluppato secondo un progetto originale di Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli.

Ma chi sono Domitilla ed Emilia? E che cos’è il design editoriale? Eccomi, sono pronta a rispondere a tutto!

EDIT Napoli: un progetto di Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli

EDIT Napoli, Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli
EDIT Napoli: un progetto di Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli | fotografia Claudio Bonoldi

chi è Domitilla Dardi

Per me che vivo e lavoro a Roma, il nome di Domitilla Dardi è indissolubilmente legato a due realtà che, pur essendo profondamente radicate nella città, guardano all’esterno e avanti senza dimenticare il legame con le stratificazioni del passato, promuovendo novità e complessità: il Museo di Architettura del MAXXI, per cui è curatrice della sezione Design dal 2010, e lo IED, dove insegna Storia del Design dal 2007.

Ricordate? Hanno a che fare con lo IED anche Silvana Angeletti e Daniele Ruzza, che ho incontrato più volte e che ho potuto intervistare nel loro studio a Rieti.

Domitilla è inoltre una curatrice freelance, insegna, scrive libri e articoli e si occupa di ricerca e consulenza per aziende del settore design.

chi è Emilia Petruccelli

Se abitate a Roma e siete appassionati di design, è probabile che vi sia capitato di visitare la Galleria MIA.

Se ancora non l’avete fatto, rimediate al più presto! Si trova in via di Ripetta 224 e, a dispetto dell’ingresso su strada incastonato nella partitura di un vecchio palazzo, piuttosto austero e molto discreto, all’interno sarete accolti dalla sorpresa di una selezione di arredi e accessori meravigliosa (c’è Piet Ein Eeek che abbiamo incontrato alla Dutch Design Week, ad esempio).

Emilia ha aperto la Galleria nel 2008, arrivando al design attraverso un percorso extra disciplinare: una laurea in ingegneria elettronica a La Sapienza, una lunga esperienza nel settore automotive e, presso la World Bank a Washington, nella promozione di sistemi di sviluppo contro il riscaldamento globale.

che cos’è il design editoriale e perché dovreste visitare EDIT Napoli

che cos'è il design editoriale e perché dovreste visitare EDIT Napoli
che cos'è il design editoriale e perché dovreste visitare EDIT Napoli

Alcune volte funziona così.

Il designer lavora a un nuovo progetto per un arredo o un complemento e lo consegna all’azienda. L’azienda, a volte apportando alcune modifiche tecniche per facilitare la produzione, realizza l’oggetto e poi, promuovendolo attraverso i propri canali (fiere, eventi, pubblicità online e offline), lo commercializza.

Tutto è abbastanza asettico e impersonale e che ci sia un nome sull’etichetta del prodotto è qualcosa che ha più a che fare con la popolarità e la reputazione che con l’appartenenza.

Con il design editoriale, invece, è tutta un’altra storia.

Il designer lavora a un nuovo progetto e, oltre alle sue caratteristiche geometrico-dimensionali ed estetiche, studia anche il processo attraverso il quale i segni sulla carta si trasformano in oggetto concreto e tangibile. I materiali e le tecniche di lavorazione, spesso completamente artigianali o comunque mutuate da una specifica tradizione territoriale, fanno parte dello stesso progetto, così come la definizione di un prezzo adeguato alla qualità, al lavoro, all’idea.

Il design editoriale, insomma, definisce un percorso circolare importante: quello che raccorda designer, artigiano/produttore, utente finale. L’oggetto di design, in questo modo, acquisisce un carattere e una personalità che, in un certo senso, definiscono un’appartenenza e un’origine molto forti, capaci di scavare nel passato e, allo stesso tempo, di prefigurare uno sviluppo futuro.

Il progetto di Domitilla Dardi ed Emilia Petruccelli vive la sua prima volta a Napoli proprio per il forte legame della città con le sue tradizioni in ogni aspetto della quotidianità: dal caffè, alla cucina, ai capi sartoriali e all’oggettistica in ceramica.

Napoli, d’altra parte, è percorsa, in questo momento storico, da un fermento culturale che a Roma ammettiamo (a fatica) di invidiare un po’ e ricorre spesso l’associazione tra i grandi nomi dell’architettura contemporanea e le nuove realizzazioni (penso, in prima battuta, alla fermata della metropolitana Municipio di Álvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura o alla stazione di Napoli Afragola AV di Zaha Hadid, ma non solo).

Fatta questa premessa, vi dico qualcosa di più concreto su cosa vedere/cosa fare a EDIT Napoli, così potete organizzarvi per tempo.

cosa vedere a EDIT Napoli

Prima di tutto, le proposte di design editoriale!

I nomi selezionati sono più di 60 e, per evitare di guastarvi la sorpresa, trovate qui di seguito solo una selezione della selezione: i progetti che, al primo colpo d’occhio nella cartella stampa, mi sono sembrati interessanti. Poi, una volta sul posto, prometto di raccontarvi tutto sulle mie instagram stories.

Arrivo a Napoli il 7 sera o l’8 mattina e Samuele sa già che ci aspetta una full immersion!

EDIT Napoli, social label
EDIT Napoli, social label
EDIT Napoli, Sarah Anne Rootert
EDIT Napoli, Sarah Anne Rootert
EDIT Napoli, Nayef Francis Design Studio
EDIT Napoli, Nayef Francis Design Studio
EDIT Napoli, Lithea
EDIT Napoli, Lithea
EDIT Napoli, Domenico Orefice
EDIT Napoli, Domenico Orefice
EDIT Napoli, Dirk Vander Kooij
EDIT Napoli, Dirk Vander Kooij
EDIT Napoli, Desine
EDIT Napoli, Desine
EDIT Napoli, deamicisarchitetti
EDIT Napoli, deamicisarchitetti
EDIT Napoli, Ceramica Gatti
EDIT Napoli, Ceramica Gatti
EDIT Napoli, Constance Guisset
EDIT Napoli, Constance Guisset
EDIT Napoli, Bottega Intreccio
EDIT Napoli, Bottega Intreccio
EDIT Napoli, Atelier Max Lipsey
EDIT Napoli, Atelier Max Lipsey
EDIT in Napoli, Design in Residence
EDIT in Napoli, Design in Residence | fotografia Claudio Bonoldi

Dicevamo prima della grande importanza rivestita dal territorio napoletano come contenitore di antiche tradizioni, ancora molto presenti nella vita quotidiana della città e capaci di regalare suggestioni e background concreto per nuovi progetti.

Proprio sulla scorta di questo, EDIT Napoli promuove Design in Residence: tre designer di provenienza internazionale, nei mesi scorsi, hanno sperimentato sulla propria pelle la forza del saper fare locale, realizzando progetti Made in EDIT in collaborazione con altrettante realtà dell’artigianato.

Il tutto è stato presentato il 5 ottobre scorso a Palazzo Mondragone, durante la conferenza stampa di EDIT Napoli, ed è solo un primo passo per qualcosa di più ampio, in grado di produrre stratificazioni e interessanti complessità su più livelli: geografico, disciplinare, tipologico.

Nel video che trovate qui di seguito, l’esperienza del duo italiano con base ad Amsterdam Faberhama da De Negri & Za.Ma. a San Leucio, località del casertano rinomata fin dal XVIII secolo per la lavorazione della seta.

EDIT Napoli, Design in Residence, Reinaldo Sanguino con Ceramiche Fes, Minori
EDIT Napoli, Design in Residence, Reinaldo Sanguino con Ceramiche Fes, Minori
EDIT Napoli, Design in Residence, Khaled El Mays con gli artigiani dei Quartieri, Scale
EDIT Napoli, Design in Residence, Khaled El Mays con gli artigiani dei Quartieri, Scale
EDIT Napoli, Design in Residence, Faberhama con De Negri & Za.Ma, Scenaria
EDIT Napoli, Design in Residence, Faberhama con De Negri & Za.Ma, Scenaria

cosa fare a EDIT Napoli

Oltre a visitare la mostra dei progetti – che verranno giudicati da una giuria di esperti per l’assegnazione di un premio al miglior inedito – al Complesso di San Domenico Maggiore si può:

  • assistere agli EDIT Talks, moderati da Marco Petroni, critico e curatore, e organizzati ricalcando i rituali di due momenti locali tipici: il caffè (O’ Cafè) e la cucina (Design Kitchen)
  • gustare i progetti unici di cucina e design realizzati all’EDIT Table by Food Confidential da Nerina di Nunzio
  • nel cortile, sfidarsi al tavolo da ping pong realizzato da un artigiano campano e rivestito con un pattern originale realizzato da Resli Tale di PPPattern

informazioni utili per visitare EDIT Napoli

EDIT Napoli è al Complesso di San Domenico Maggiore, in vico San Domenico Maggiore 18.
Ingresso gratuito.
Aperto da venerdì 7 a domenica 9 giugno 2019 dalle 10 alle 19.