lavabi in materiale composito: conoscete già il Flumood?
lavabo Stratos di antoniolupi, interamente realizzato in materiale composito Flumood

Se vi dico lavabi in materiale composito mi rispondete:

  • materiale composito? Mai sentito! Conosco solo i lavabi in ceramica…
  • ah sì, il Corian! Mi piace!

In entrambi i casi so che devo approfondire il discorso, perché sul tema materiali compositi c’è in giro molto materiale informativo e altrettanto abbondante confusione. Facciamo chiarezza.

cos'è un materiale composito

materiale composito, definizione

Si chiama composito un materiale costituito da una miscela di ingredienti che, nell’insieme, presenta caratteristiche tecnologiche migliori degli ingredienti singoli che la compongono (in pratica una specie di unione che fa la forza). La ricetta per il nuovo materiale può essere calibrata in modo da rispondere a particolari esigenze e, in sostanza, può essere personalizzata in base all’uso che si dovrà fare del materiale stesso una volta posto in opera.

Di base ogni materiale composito è formato da:

  • un rinforzo, cioè un insieme di fibre o particelle destinate a garantire la rigidezza, la resistenza e altre proprietà meccaniche e non del materiale
  • una matrice, cioè un impasto colloso capace di aggregare gli elementi del rinforzo e di proteggerlo, un po’ come un guscio

Ho trovato queste informazioni in un interessante opuscolo tecnico sviluppato da Assocompositi. Andate a dare un’occhiata, se volete saperne di più!

Flumood, il materiale composito sviluppato da antoniolupi

materiale composito, definizione
antoniolupi, lavabo Bloom in Flumood

Ogni materiale composito sviluppato dalle varie aziende ha, come potete immaginare, una sua ricetta segreta (qualcuna più segreta di quella segretissima della Coca Cola!). Questo perché, nel tempo, le caratteristiche estetiche e tecniche delle diverse proposte ne hanno determinato la concorrenza, ampliando il campo di applicazione delle novità e favorendo la ricerca e lo sviluppo di soluzioni sempre più performanti.

Tra queste, oggi, scelgo di parlarvi del Flumood, materiale composito sviluppato da antoniolupi, con cui sto collaborando nel corso di questo intensissimo 2019.

Il Flumood è un materiale composito con matrice a base metallica (idrossido di alluminio) e polimerica (resine sintetiche a basso contenuto di stirene), che antoniolupi utilizza per progettare e produrre tre specifiche categorie di prodotti:

  • lavabi, da appoggio o freestanding
  • vasche da bagno
  • piani di lavoro con lavabo integrato

Questi utilizzi sono possibili grazie ad alcune specifiche caratteristiche del materiale, che ora vediamo insieme (le ho studiate per voi ma anche per me, ero molto curiosa!). Prima di farvi l’elenco di queste qualità, vi mostro un video che spiega la resistenza al fuoco e ad alcuni tipi di macchia (lo smalto, ad esempio; per alzata di mano, ditemi a quante di voi è capitato di rovesciarlo. Io mano alzata) del Flumood, così riuscite a inquadrare meglio tutto il discorso.

qualità del Flumood

antimacchia e facilmente pulibile

Il Flumood è un materiale non poroso e quindi non permette che lo sporco penetri attraverso la superficie. Per lo stesso motivo è facilmente pulibile con i più comuni detergenti per la casa, da scegliere tra quelli meno aggressivi e possibilmente a base neutra.

ripristinabile

Avete graffiato la superficie del vostro bellissimo lavabo antoniolupi con le forbicine da unghie? Nessun problema. Potete ripristinarlo alla perfezione con una semplice e leggerissima carteggiatura e con l’applicazione di un nuovo sottile strato protettivo.

piacevole al tatto

Se vi capita di passare per lo showroom di antoniolupi a Milano, entrate e dirigetevi verso un lavabo in Flumood.

Accarezzando la sua superficie, potete percepire una insolita sensazione di calore e compattezza, diversa da quella percepibile attraverso la superficie della ceramica opaca.

personalizzabile

Il Flumood è disponibile in due finiture superficiali: satinata, morbidamente vellutata e liscia; texture, più strutturata e materica.

Inoltre questo materiale composito può essere bianco (la variante più classica) o assumere una delle tante colorazioni disponibili nella palette antoniolupi.

accessibile

Quando scorrerete la galleria dei lavabi antoniolupi realizzati in Flumood più avanti nell’articolo, ve ne innamorerete (diciamo che è abbastanza probabile, va’). Ho però una buona notizia per voi: potete sciogliere la riserva sul prezzo e rilassarvi.

Un’ultima qualità del Flumood, infatti, è che ha un ottimo rapporto qualità/prezzo e, a parità di design, consente un’accessibilità al prodotto molto maggiore rispetto ad altri materiali (vedi il Cristalmood della vasca Reflex che, ve lo dico, è bellissima ma piuttosto costosa).

Non siete ancora sicuri delle qualità e delle caratteristiche del Flumood? Trovate ancora più informazioni sulla pagina dedicata a questo materiale sul sito antoniolupi.

cosa si può realizzare con il Flumood

Lavabi e piani di lavoro, dicevamo prima, ma anche vasche e complementi. La fluidità e la plasticità del materiale – che per essere lavorato viene colato in appositi stampi preformati secondo un preciso progetto – consentono possibilità d’uso praticamente illimitate. Oggi ci concentriamo sui lavabi e sulla vasca Mastello; più avanti, in un altro articolo, parleremo in dettaglio dei piani di lavoro.

lavabi antoniolupi in materiale composito Flumood

Ago85, design Mario Ferrarini
Ago85, design Mario Ferrarini

Ago85 è l’ultimo nato dell’omonima collezione di lavabi in materiale composito Flumood. Il design è di Mario Ferrarini, di cui vi ho già raccontato la collezione Atelier vista a ISH Francoforte 2019, bella e possibile.

Questo lavabo freestanding è costituito da un volume monoblocco che, con un raccordo molto elegante, unisce la vasca dai bordi sottili al piede, che ha la sezione verticale rastremata.

Tra le soluzioni in Flumood questa è una delle più costose. Di seguito vediamo insieme i lavabi da appoggio, che hanno un prezzo molto più contenuto.

Bloom come un fiore in attesa di schiudersi: questo il nome del lavabo disegnato da Federico Sandri e Daniel Debiasi per antoniolupi.

Oltre che un bocciolo, però, i quattro tali che aprono gli angoli della sua rigorosa forma a scatola lo fanno percepire come un sottile foglio bianco ripiegato fino a poter contenere il bacino d’acqua.

Si tratta di un lavabo piuttosto ampio, con una profondità comoda e funzionale (le sue misure sono 61 x 41 x 15,5 cm). Potete farvi un’idea sul suo prezzo andando a curiosare su Tanini Home, shop online rivenditore di alcuni prodotti antoniolupi,

Bloom, design Federico Sandri e Daniel Debiasi
Bloom, design Federico Sandri e Daniel Debiasi
Rim, design Federico Sandri e Daniel Debiasi
Rim, design Federico Sandri e Daniel Debiasi

Rim, disegnato, come Bloom, da Federico Sandri e Daniel Debiasi, si presenta come la materializzazione di un concetto del tutto opposto. Come Bloom è un contenitore in attesa di schiudersi, Rim è invece aperto come un petalo in appoggio su una superficie.

La sua struttura è sottile e definisce un volume poco accentuato, un lavabo di bassissimo spessore disponibile in due forme: ovale o circolare.

Stratos, di Mario Ferrarini, rappresenta la perfetta commistione tra rigore e morbidezza. Un volume squadrato, rettangolare o quadrato, accoglie al suo interno una superficie concava continua.

Il lavabo è disponibile in due profondità, da 12,5 e 18,8 cm, e può quindi adattarsi a varie esigenze funzionali (io, ad esempio, sceglierei di corsa la versione più profonda, più adatta a un uso intensivo da famiglia).

Stratos, design Mario Ferrarini
Stratos, design Mario Ferrarini
Simplo, design Mario Ferrarini
Simplo, design Mario Ferrarini

Simplo non è un lavabo tutto solo, ma una vera e propria famiglia di proposte adatta a bagni di qualsiasi dimensione.

La collezione è molto caratterizzata dal punto di vista funzionale e questo diventa evidente quando, al primo colpo d’occhio, si individua il ripiano interno alla vasca, che traccia una diagonale in corrispondenza di uno degli angoli.

Il ripiano può ospitare sapone, accessori e rubinetto.

in Flumood c’è anche una vasca!

Mastello, design Mario Ferrarini
Mastello, design Mario Ferrarini

Mastello è una vasca di design che, incredibilmente:

  • è lunga solo 135 cm
  • può ospitare al suo interno una persona alta quasi 2 metri

Questo perché la sua sagoma, che ricalca quella tradizionale della tinozza delle nostre nonne e bisnonne, si allarga dal fondo verso il bordo, definendo uno schienale molto ampio, perfetto come poggiatesta.

Sembra quasi inutile dirlo, ma questa vasca moderna è capace di suggerire emozioni e storie lontane, che hanno a che fare con la nostra tradizione e con la nostra memoria. Direi che è una vasca perfetta per rilassarsi, leggere, ricordare. Inserita subito in wish list, ho fatto bene?

[articolo realizzato in collaborazione con antoniolupi]