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Poetry House di Paola Navone per ABK: la nuova poetica dell’abitare | foto scattata a Cersaie 2021
Paola Navone e ABK: una collaborazione svelata a Cersaie 2021
Qualche mese fa, a Cersaie 2021, ABK ha presentato in anteprima la sua collaborazione con Studio Otto – Paola Navone. La designer è nota per lavorare da sempre attingendo a ispirazioni diverse, anche molto lontane tra loro. La contaminazione tra culture, tempi, approcci alla progettazione costituisce per lei uno stimolo creativo indispensabile e sono sicura che molti di noi ne conoscono e apprezzano gli esiti.
Confesso di aver visitato lo spazio di ABK in fiera molto incuriosita. Si trattava, quella volta, della prima occasione ufficiale di incontro post pandemia e non vedevo l’ora di poter di nuovo toccare con mano i materiali e apprezzarne dal vero – e non con la solita mediazione delle immagini online – colori e texture.

dettaglio della decorazione sulle lastre in gres della collezione Poetry Decor | foto scattata a Cersaie 2021
Credo che sia per questa mia mania di evidenziare l’importanza del tatto e dei dettagli il fatto che qui sul blog mi trovi il più delle volte a pubblicare scatti molto ravvicinati 🙂 Cerco di comunicare il più possibile la realtà concreta alla persona che guarda l’immagine, anche se mi rendo conto che la sola vista, a volte, non è sufficiente a dare piena sostanza al racconto.
Torniamo alla collaborazione ABK / Paola Navone. La collezione – che forse sarebbe più corretto chiamare progetto – si chiama Poetry House e si configura come un’interpretazione innovativa del concetto di decorazione su supporto in gres. La superficie del gres stesso, per quanto studiata a imitazione delle caratteristiche dei materiali d’ispirazione – il legno, la pietra, il metallo, l’intonaco -, mira piuttosto a una loro reinterpretazione, soprattutto attraverso la sovrapposizione di pattern e la variazione cromatica.
Dalla prima presentazione a Cersaie lo scorso anno, il progetto Poetry House si è evoluto in più direzioni, che non sono che l’inizio di qualcosa destinato a crescere nel tempo, attraverso nuove integrazioni. Vediamo insieme i primi 3 filoni del progetto.
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Poetry House: un progetto, più suggestioni materiche e decorative
Poetry Wood

Poetry Wood | foto scattata a Cersaie 2021
Poetry Wood, ovvero la poesia del legno, è un progetto legato al richiamo ancestrale al calore della casa e alla bellezza delle superfici naturali.
Il legno, nella collezione Poetry Wood, non è più una copia in gres, ma assume una valenza autonoma e un’identità distinta, dotata di proprie qualità specifiche. Il gres, inteso come materiale artificiale prodotto in lastre di varie dimensioni, diventa quindi originale e riconoscibile. Un bel passo avanti rispetto al concetto di imitazione o effetto che, forse, è fin troppo impresso nelle nostre menti quando ci approcciamo al grande tema dei pavimenti e dei rivestimenti.
Credo anzi che il duello tra vero legno e gres effetto legno sia ormai giunto a una conclusione pacifica. Si tratta semplicemente di due materiali diversi, dotati di qualità specifiche; materiali che, di volta in volta, possono trovare applicazione in un particolare contesto, rispondendo ai relativi requisiti progettuali.
Gold, Ecru, Oak e Mud sono le quattro declinazioni cromatiche dei 3 formati a listone disponibili a catalogo. Ciascuna rappresenta un approfondimento del tema decorativo associabile al legno, inteso come insieme di texture, carattere grafico e concretezza materica. I listoni sono coordinabili con le proposte della gamma Poetry Decor che vi racconto qui di seguito.
Poetry Decor

Poetry Decor | foto scattata a Cersaie 2021
Non c’è progetto di ABK che non contempi un’ampia sezione dedicata alla decorazione. Per Poetry House parliamo quindi di Poetry Decor e di grande e piccolo formato.
Gli elementi della collezione sono infatti disponibili sia in lastre 120×280, in grado di definire a parete dei veri e propri wallpaper decorativi (dotati però delle elevate qualità tecnologiche e della resistenza del gres), sia in piccole piastrelle da 20×20. Queste ultime possono essere utilizzate, ad esempio, come inserti decorativi in un pavimento dal carattere piuttosto uniforme, rappresentando la piacevole eccezione, la sorpresa.
La decorazione, nel progetto Poetry House, ha inoltre una caratteristica unica e specifica: si presenta come segno grafico volutamente imperfetto (una sorta di impronta, di traccia non finita, anche un po’ giocosa, leggera, ironica) dotato di un proprio valore tattile e materico oltre che grafico.
Definiscono infatti un rilievo tridimensionale sulla superficie delle lastre che, a loro volta, sono declinate in più varianti: Cement (un intonaco delicatamente velato dalla patina del tempo) e Verdigris (una lamiera ossidata color verderame), a cui si aggiungono i fondi effetto legno di Poetry Wood.
Poetry Stone

Poetry Stone | foto scattata a Cersaie 2021
Come già per il legno, anche per la pietra non parliamo di imitazione ma di reinterpretazione, gioco, arricchimento di valori tecnici e decorativi. La proposta Poetry Stone, parte integrante del progetto Poetry House, è articolata a partire da tre diverse tipologie di pietra d’ispirazione:
- Piase, ovvero la valenza grafica delle venature della pietra piasentina
- Pirenei, ovvero il pattern del ciottolo, minuto e divertente
- Trani, ovvero le inclusioni tipiche della pietra calcarea
Ciascuna delle tre proposte materiche, poi, è declinata in più varianti cromatiche, elaborate per coordinarsi con le proposte di Poetry Decor e anche – volendo sperimentare accostamenti con materiali diversi – con quelle di Poetry Wood.
Nell’ambito dell’offerta decorativa del progetto Poetry House, per i fondi di Poetry Stone sono disponibili i pattern Traces, Stamp e Lines, oltre che le versioni Carving, sviluppate applicando la tecnologia 3Dtech, che simula perfettamente le lavorazioni in bassorilievo.
Nei formati quadrati della gamma Poetry Stone sono addirittura inclusi gli iconici Rugs, veri e propri tappeti in gres riconducibili ai segni materici che hanno contraddistinto alcuni tra i più fotografati progetti firmati da Paola Navone.
[articolo realizzato in collaborazione con ABK]