
proposte a colori dal Salone e dal Fuorisalone 2015 | Verreum
Dopo il legno, alla Milano Design Week, è la volta del colore. Appare discreto, intimo, domestico. Per questo ho scelto di raccontarvelo, attraverso le immagini di preview che sono riuscita a trovare e riordinare; non l’avrei fatto se, prepotente, avesse preso il sopravvento sui materiali. Lo amo a piccole dosi, rispettoso del suo intorno. Dialoga bene con la luce e sembra persino accogliere meglio le diverse funzioni per il quale collabora al design di un complemento, di un arredo.
A volte il colore si limita semplicemente a sporcare un po’ le superfici; negli sgabelli artigianali di Helena Dařbujánová, presso la Czech Selection presente al Salone, ad esempio.
Leggo nel breve comunicato stampa proprio le parole che cercavo per descrivere il significato di questa presenza lieve del colore:
Le sfumature poetiche che enfatizzano l’intimità, i sentimenti, i ricordi, ma anche il gioco e la fantasia, vengono espressi da colori, materiali, decorazioni e dettagli della lavorazione; allo stesso tempo, però, ogni oggetto d’arredo ha la sua funzione pratica.
Verreum non è che una conferma. Le sfumature si rincorrono sulla superficie del vetro, che contiene volumi geometrici pieni e ben distinti, e la leggerezza è quasi insostenibile.
La grafica dell’invito sottolinea la presentazione: oggetti, dimensione domestica, colore.
Anche Bonaldo, un po’ inaspettatamente, si affida alla comunicazione cromatica della piccola scala: un portariviste, Magazine Bag, con un’ampia maniglia funzionale al trasporto all’interno della casa. Il design è del giapponese Ryosuke Fukusada.
Al Fuorisalone tutto cambia. Si lavora sempre con il colore ma per sovrapposizione, accostamento, studio di trame. In tessuto, denso e prezioso, con Lisa Corti e anche, con Miho, in materiali inaspettati. Ricchezza e improvvisazione. Comune al resto, però, la misura d’uomo, la forma, la cura del dettaglio.
Il colore che meno mi aspettavo, infine, è quello di Thonet. E questo, statene certi, avrò tempo di raccontarvelo per bene. Inizierò il 15 pomeriggio, durante un incontro speciale in fiera; poi conto di portarmi dietro ispirazioni e belle immagini per riempire le mie pagine di vecchio e nuovo, di tradizione e contemporaneità.