soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità

Sono abbastanza sicura che abbiate seguito le ultime vicende della giovanissima attivista ambientale svedese Greta e, pur non sapendo se la appoggiate in pieno o no, penso che in qualche modo vi abbia portato a riflettere su una tematica che, giorno dopo giorno, diventa più pressante, coinvolgendo molti gesti che compiamo abitualmente nella nostra vita, già a partire dall’interno della casa.

Confesso di fare fatica a compiere scelte sostenibili e, pur impegnandomi quotidianamente in compiti che ormai dovrebbero essere quasi scontati (penso alla raccolta differenziata dei rifiuti, ad esempio), so per certo che molti aspetti della mia vita non sono assolutamente amici dell’ambiente.

Consumo molta plastica, mi muovo spesso in auto e, in casa, rimando alcuni interventi di manutenzione che potrebbero ridurre i consumi – di acqua e di energia – in modo sensibile, facendomi percepire un risparmio notevole anche dal punto di vista economico.

Nel mio piccolo, però, sto cercando di fare dei piccoli passi su una strada più buona, anche perché ho un compito importante: educare due bambini alla consapevolezza e a uno stile di vita attento all’ambiente e alle sue preziose risorse.

Vi dico quali sono questi piccoli (piccolissimi!) passi:

  • ho smesso di acquistare acqua in bottiglia; per non morire di sete quando sono in giro, porto con me una bellissima bottiglia riutilizzabile in metallo (che tra l’altro è del mio rosa)
  • via le capsule del caffè e bentornata moka, che tra l’altro la mattina diffonde per la casa l’aroma perfetto per iniziare la giornata

e, cosa più importante:

  • ho iniziato a costruirmi un piccolo archivio di soluzioni per la casa che, oltre che belle, siano anche sostenibili e sviluppate con progetti e tecnologie attenti al consumo consapevole delle risorse

Sapete di quale azienda sono alcuni prodotti che ho inserito in questo archivio? antoniolupi. So che non vi aspettavate questo nome, ma ci sono tanti motivi per cui lo tiro fuori proprio parlando di attenzione all’ambiente.

soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
antoniolupi, soffione Azimut a risparmio idrico, design GI-RA

Come forse già sapete, ho iniziato da qualche mese a collaborare con l’azienda fiorentina, prestando le mie pagine al racconto delle novità presentate nelle varie fiere di settore ed esplorando un catalogo che – davvero! – è molto vasto e vario. A una prima conoscenza superficiale di antoniolupi, avevo legato lo sviluppo di ogni prodotto alla semplice estetica e questo è abbastanza ovvio.

Ci sono cose, come la vasca trasparente Reflex in Cristalmood o come gli specchi Collage di Luca Galofaro in cui la sorpresa e il design vincono su tutto e ti portano a pensare che, dietro, non ci siano studi di altro tipo.

Invece la situazione è tutta un’altra e sono pronta a raccogliere delle prove di quello che sto dicendo, proprio per quell’archivio di design studiato (anche) per l’ambiente, di cui parlavo qualche riga fa. Il tema di oggi, in particolare, è il risparmio idrico ottenibile adottando tecnologie avanzate per la progettazione e la produzione di soffioni e rubinetti.

benessere e sostenibilità nelle proposte di antoniolupi

rubinetti a risparmio idrico

soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
antoniolupi, rubinetto Indigo, design Nevio Tellatin

Indigo è il primo rubinetto disegnato da Nevio Tellatin per antoniolupi e rappresenta una soluzione che potremmo definire minima.

Minima prima di tutto perché, dal punto di vista dimensionale, concentra le diverse parti in uno spazio limitato: la canna è piatta e ha gli spigoli arrotondati; la manopola è visivamente integrata nel corpo verticale del rubinetto.

E minima perché è studiata per un consumo ridotto dell’acqua. Il rubinetto, infatti, può essere accessoriato con un aeratore in grado di limitare la portata del getto: l’aria si mescola all’acqua e ne riduce la quantità in uscita dalla canna, pur non facendo percepire all’utente alcun cambiamento nella capacità di risciacquo e pulizia.

Anzi, fatevelo dire da una che ha provato Indigo nello showroom antoniolupi di Porta Tenaglia a Milano: il getto è addirittura più piacevole e leggero, per nulla fastidioso e capace di detergere le mani dal sapone ancora meglio di quello che esce dai rubinetti tradizionali non provvisti di aeratore.

Nel nostro immaginario siamo abituati ad associare la vista di un pulsante rosso rotondo alla possibilità di schiacciarlo in caso di emergenza. I designer di GI-RA giocano ironicamente con quest’idea e la ribaltano, applicandola al campo della rubinetteria.

Vi dico un segreto: Mayday, per essere azionato, non deve infatti essere premuto ma tirato a sé. Tiri, il getto si apre e, per interromperlo, basta premere.

Ma perché ho inserito Mayday in una rassegna di rubinetti a risparmio idrico? Stavolta non perché il prodotto integra di per sé particolari tecnologie sviluppate nell’ottica della sostenibilità (anche se può essere coordinato con erogatori e soffioni dotati di sistemi di aerazione), ma perché il suo concept associa all’idea di emergenza quella di chiusura del getto.

L’acqua non ti serve più e, con un gesto velocissimo e intuitivo, ne interrompi il flusso. Stavo dimenticando di dirvi una cosa importante: la regolazione caldo / freddo avviene semplicemente ruotando il pulsante a destra e sinistra, proprio come si farebbe con un miscelatore tradizionale, ma spostando l’asse di rotazione dal piano orizzontale a quello verticale.

soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
antoniolupi, rubinetto Mayday, design GI-RA

soffioni: le nuove proposte dal catalogo antoniolupi

una soluzione bella e buona per l’ambiente

soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
antoniolupi, soffione Azimut a risparmio idrico, design GI-RA

Sembra incredibile che in un cilindro dalle dimensioni così ridotte (parliamo di 9 cm di diametro per una lunghezza di appena 17,5 cm) possano concentrarsi ben 336 ugelli capaci di produrre un getto ritemprante e costante.

Azimut è il nuovo soffione disegnato da GI-RA per antoniolupi e, al di là delle caratteristiche dimensionali, ne ha altre davvero molto interessanti rispetto allo specifico tema che stiamo trattando oggi.

Il suo getto, infatti, viene prodotto mescolando aria e acqua e, dunque, riducendo l’apporto di quest’ultima (con la stessa logica del dispositivo aeratore applicato alla bocca del rubinetto Indigo).

Inoltre il soffione può essere installato sia a parete che a soffitto consentendo di far arrivare il getto esattamente dove desiderato. Questa possibilità è incrementata da un’ulteriore caratteristica: l’estremità in grado di ruotare secondo un angolo maggiore di 180 gradi.

Azimut esiste anche in una versione Mini ancora più compatta, che mantiene inalterati design e funzionalità.

due proposte per il benessere

soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
antoniolupi, soffioni Meteo_In e Meteo_Out, design Nevio Tellatin

La collezione di soffioni Meteo, declinata nelle due versioni In e Out e disegnata da Nevio Tellatin, concretizza il concetto del benessere nella stanza da bagno in più modi. Il primo, più evidente, riguarda l’integrazione del getto d’acqua con i benefici della cromoterapia: l’illuminazione a LED in RGB può essere gestita in remoto da un telecomando perfettamente waterproof e configurare scenari personalizzati a seconda delle proprie necessità.

Il secondo, invece, è qualcosa che ha a che fare con la morbidezza delle forme e con il design minimo: in Meteo_In il soffione è inserito all’interno del soffitto e lascia ricadere morbidamente l’acqua come da una fessura nascosta; in Meteo_Out il soffione invece definisce una sorta di bocca estroflessa a partire dalla superficie piana del soffitto, morbida e seducente.

soffioni e rubinetti a risparmio idrico: design e sostenibilità
antoniolupi, soffione Iride, design Marco Pisati

Il soffione Iride è tra i miei preferiti, lo ammetto. Sarà perché appare come una lanterna ancorata al soffitto (infatti nasce inizialmente come lampada per poi integrare le funzioni di vero e proprio soffione), capace prima di tutto di illuminare e di dare benessere visivo.

Il diffusore può essere realizzato in plastica o in vetro opale e mantiene costante la sua forma cilindrica. L’erogazione dell’acqua avviene esternamente rispetto alla forma geometrica e, in questo modo, la luce proveniente dall’interno ne smaterializza la continuità.

Il design è di Marco Pisati.

dove ho visto tutte queste novità di antoniolupi?

showroom antoniolupi a Milano, Porta Tenaglia | progetto Calvi Brambilla, 2018
showroom antoniolupi a Milano, Porta Tenaglia | progetto Calvi Brambilla, 2018

Il posto migliore per vedere e toccare con mano tutte le novità di antoniolupi che vi ho raccontato oggi e negli articoli precedenti è di sicuro lo showroom di Milano in Porta Tenaglia.

L’ho visitato durante il Fuorisalone e ho saputo che:

  • come lo vediamo oggi, è il risultato di un intervento di ristrutturazione che si è concluso ad aprile 2018 e che ha realizzato un progetto di Calvi Brambilla, ispirato agli spazi ampi e articolati di un antico hammam ottomano e contaminato dalle influenze delle architetture di Johnson e Kahn
  • si trova al piano terra di un edificio a torre progettato negli anni ’50 da Boselli in collaborazione con Portaluppi e, di questa origine, ha conservato una traccia importante: il pavimento tradizionale milanese in Ceppo di Gré, ancor più prezioso se consideriamo che le cave di questa pietra vanno ormai esaurendo le possibilità di estrazione
  • lo showroom è aperto in questa zona della città da più di dieci anni e ha progressivamente ampliato la sua superficie, attraverso acquisizioni successive. Attualmente apre su strada ben quattordici vetrine, che rendono gli spazi espositivi visibili dall’esterno e molto luminosi

A questo punto non vi resta che visitarlo 🙂

[articolo realizzato in collaborazione con antoniolupi]