
Oluce, da oltre settant’anni una delle aziende di riferimento nel mondo della luce, per la seconda volta collabora con lo IED di Roma per realizzare alcune delle novità per Euroluce 2019.
Quest’anno l’azienda milanese ci presenta due giovani nuove proposte e una altrettanto giovane conferma. Marta Perla e Federica Farina affiancano Mariana Pellegrino Soto nel creare idee originali di luce per il brand. Le abbiamo incontrate e ci siamo fatti raccontare brevemente questa esperienza, unica e un po’ magica.



Euroluce 2019: Marta Perla e la sua Siro

Andrea
Marta, raccontaci Siro, la tua stella domestica.
Marta
Siro è un nome proprio che deriva dalla stella Sirio, l’astro più brillante del nostro emisfero. La mia ricerca si è concentrata sulla creazione di una forte presenza decorativa e scultorea nell’ambiente domestico.
Durante l’ideazione e la progettazione mi è stata molto utile la lezione di Bruno Munari sulla libera associazione. Osservando la lampada ognuno può vedere qualcosa di diverso: un occhio o un’antenna parabolica.
La luce, che si sviluppa all’interno della convessità, smaterializza l’oggetto facendone percepire solo il perimetro circolare. Il basamento posteriore, la curva del paraboloide e il disco frontale si dissolvono, lasciando nella retina solo la loro forma pura di cerchio perfetto.
Volevo che la luce diventasse protagonista e che si mettesse direttamente in relazione con l’ambiente e la persona. Una volta acceso l’oggetto Siro fa un passo indietro lasciando che la luce diventi predominante.
Andrea
Com’è stato lavorare con Oluce?
Marta
È stata una bellissima esperienza lavorativa; iniziare con un brand come Oluce è senz’altro una grande occasione.
La collaborazione con l’azienda è stata ottima, soprattutto perché Siro è rimasta esattamente come l’avevo immaginata. Con l’ufficio tecnico abbiamo definito due dimensioni, grande e piccola, e due finiture, bronzo e oro satinato, mentre l’interno della volta riflettente è sempre bianco.
Euroluce 2019: Federica Farina e la sua Otto

Andrea
Federica, raccontaci Otto, la tua meridiana per l’outdoor.
Federica
Dopo aver studiato a fondo l’azienda, ho presentato Otto per la tesi di laurea e sono stata contattata da Oluce per realizzarla.
L’ispirazione è partita dalla meridiana, l’orologio solare che si trova su molti palazzi storici italiani: mi ha sempre affascinato il movimento della sua ombra rispetto al percorso del sole.
Otto è una lampada per esterni, sotto la sua calotta ho ‘intrappolato’ la luce artificiale e la faccio muovere come quella solare. La calotta è ruotante e basculante a 360 gradi con un semplice gesto della mano, grazie a un meccanismo che ho studiato e messo a punto con i tecnici di Oluce.
Come un piccolo sole artificiale l’utente può modificare la luce, e quindi l’ombra, a suo piacimento secondo le ore del giorno e del proprio sentire. Anche il nome, Otto, ha un legame con le molteplici possibilità luminose. Otto, infatti, è l’infinito ruotato di 90 gradi e in quattro lettere racchiude un mondo illimitato e incredibile.
Andrea
Com’è stato lavorare con Oluce?
Federica
È stata un’esperienza, la prima lavorativa post – laurea, molto emozionante e importante e un po’ inaspettata. Mi sono trovata molto bene con tutti, abbiamo definito i vari dettagli e messo a punto la mia idea di luce, devo ammettere che sono molto fiera del risultato ottenuto.
Euroluce 2019: Mariana Pellegrino Soto e la sua Amanita

Andrea
Mariana, raccontaci Amanita, la tua lampada per due funzioni.
Mariana
Amanita è una piccola famiglia composta da due elementi, per ora, uno indoor e l’altro outdoor.
Oluce voleva ampliare la propria collezione di lampade per esterni e così, a quattro mani, abbiamo ideato e sviluppato Amanita. Le due versioni, a terra e segnapasso, mantengono inalterata l’estetica e variano solo le altezze e l’inserimento.
Anche in questo caso ho cercato suggestioni nel mondo naturale, come avevo già fatto con Alba e Recuerdo. Questa volta mi sono lasciata ispirare dall’Amanita Muscaria nel suo stadio adulto [il colorato fungo velenoso delle fiabe o di Mario Bros.] in cui il cappello si allarga e diventa completamente piatto. Il disco superiore contiene la sorgente led a luce indiretta, che nella versione alta facilita la lettura, mentre in quella bassa è perfetta per evidenziare il camminamento.
L’asta, in entrambe, è inclinata a creare una zeta. Questa soluzione dà leggerezza e resistenza e caratterizza l’oggetto. La finitura che abbiamo scelto si chiama Indian Bronze e ha la capacità di variare i suoi toni a seconda dell’incidenza della luce, creando effetti unici e inaspettati.
Un plus che abbiamo definito per la versione da lettura è la possibilità di essere girevole; siamo riusciti a inserire nella base da 15 centimetri un meccanismo di rotazione (brevetto Oluce) che permette di orientare liberamente la lampada sui 360 gradi. Inoltre, abbiamo definito due temperature luce diverse, ma non vincolate al posizionamento di Amanita: ognuno può scegliere la luce che più gli piace.
Su design outfit abbiamo già parlato di Oluce intervistando Silvana Angeletti e Daniele Ruzza in occasione di Euroluce 2017 e della prima collaborazione di Mariana con l’azienda milanese.
[articolo realizzato in collaborazione con Oluce]