come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
esempio di illuminazione dell'angolo relax della zona living | Normann Copenhagen al Fuorisalone 2019

In questo vademecum troverete qualche consiglio estetico e tecnico su come scegliere le luci per casa. Premetto, ho un passato da architetto/designer e da dieci anni mi dedico al giornalismo sul tema dell’illuminazione. In questi anni di militanza qualcosa ho imparato e rubato ai veri professionisti della luce: i lighting designer. Sia chiaro, non voglio sostituirmi a loro, ma solo darvi qualche dritta per la scelta e il posizionamento delle fonti luminose all’interno di un appartamento.

le luci per casa: due consigli per la scelta

come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
empatia con l'oggetto | Geelli, lampada portatile Eve

Per la scelta di una lampada serve solo seguire due indicazioni:

  • che ci piaccia
  • che sia utile allo scopo

Sul mercato esistono molte aziende produttrici di luci che coprono tutte le fasce di prezzo e di stile. Dal liberty al minimale, dal vetro all’alluminio o al legno. Comune denominatore è la sorgente a LED in tutte le sue declinazioni formali e coloristiche. In primo luogo, una lampada ci deve piacere, le sue forme e proporzioni ci devono emozionare, dobbiamo provare una breve empatia con l’oggetto. Passato questo momento, la lampada scelta deve rispondere ai nostri bisogni a medio e lungo termine, ovvero posizionare la luce esattamente dove serve.

Ogni appartamento è diviso in quattro zone funzionali: soggiorno (o living), camera da letto, cucina e bagno. Ciascuna zona ha bisogno di una illuminazione dedicata e un numero minimo di punti luce, a seconda delle attività che vi si svolgono all’interno.

le luci per casa stanza dopo stanza

soggiorno e zona pranzo

come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
luci per casa | soggiorno e zona pranzo

Iniziamo dal soggiorno o living. In questa stanza solitamente svolgiamo diverse attività prevalentemente serali: conversare, leggere, guardare la televisione o riposare al rientro dal lavoro. A queste, negli ultimi anni, si sono aggiunte anche altre funzioni come lavorare, mangiare o altro.

A ogni attività corrisponde una tipologia di lampada con una precisa temperatura colore, preferibilmente calda (memoria della vecchia lampadina). Per il living è consigliabile impiegare diverse tipologie:

  • a sospensione
  • a terra
  • da tavolo
  • da incasso

La sospensione (1) è posizionata centralmente rispetto all’ambiente e serve a creare una luce ambientale piena, diffusa, ideale per la conversazione con gli ospiti o con tutta la famiglia. Molto spesso è sistemata sopra un tavolo da pranzo. Magistretti e i Castiglioni, ad esempio, hanno disegnato le lampade perfette per pranzare chiacchierando.

A fianco del divano, o di una poltrona, è funzionale avere una lampada da terra (2), questa non deve essere molto alta (circa 130 – 140 cm) ed essere a luce diretta (verso il basso) ideale per la lettura o la chiacchiera. Altre sorgenti verticali, più alte in questo caso e a luce indiretta (verso l’alto) potranno essere sistemate in angoli strategici del living o in sostituzione della sospensione (4).

Le lampade da tavolo (3), per le loro dimensioni ridotte, possono essere posizionate liberamente su madie o tavolini, ma sempre in modo funzionale oltre che estetico. A parte qualche eccezione, le lampade non sono sculture.

Un’ultima tipologia che si sta diffondendo sempre più è la sorgente a incasso: faretto o gola di luce. Negli ambienti a vocazione minimale sono la soluzione ottimale, grazie alla scomparsa del corpo lampada.

Nel living, come detto, è preferibile avere una luce calda (dai 2700 K ai 3000 K) che rilassi la vista e crei un piacevole comfort visivo. Unica eccezione è la sospensione sopra la zona pranzo, qui serve una luce leggermente più fredda per godere della tavola e dei suoi piatti.

come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Oluce, lampada a sospensione Sonora
come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Flos, lampada da terra Arco
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Luceplan, lampada da terra Costanza
come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Vibia, lampada da tavolo I.Cono

camera da letto

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luci per casa | camera da letto

La camera da letto è il secondo ambiente in cui passiamo più tempo, meta ambita di fine giornata. Qui ci rilassiamo, prima leggendo o parlando poi dormendo. In questa stanza, solitamente, servono tre punti luce.

Il primo è una sospensione (1), raramente una piantana, per la luce ambiente. Questa è meglio che abbia un involucro trasparente e temperatura colore neutra (4000 K) funzionale alla scelta dell’outfit quotidiano. La posizione ideale non è, come spesso accade, a centro stanza, ma più prossima all’armadio per una migliore illuminazione durante la vestizione.

Una lampada da terra (2) è funzionale in caso lo specchio fosse esterno al mobile, la luce riflessa dalle pareti crea un effetto camerino avvolgente e senza ombre.

Gli altri due punti luce sono le rispettive abat-jour sul comodino (3). L’orientamento è quello di avere due lampade diverse che rispecchiano la personalità di chi abita quel lato del letto. In metallo o in plastica, piccola o king size (sul mio c’è una Atollo alta 70 cm), l’importante è che la luce sia calda (2700 K) e con un ampio cono luminoso. Per un maggior comfort visivo sono state messe a punto delle sorgenti LED EyeComfort, progettate per dare alla luce una tonalità perfetta per il riposo dell’occhio.

Queste lampade, seguendo una tendenza in atto da qualche anno, sono diventate unplugged (senza cavo), leggere e trasportabili e permettono alla luce di essere nomade e di poter scambiare gli apparecchi con i diversi ambienti, ad esempio tra living e camera. O, per assurdo, scendere in cantina unplugged alla mano.

Come per il soggiorno, anche la camera da letto ha ampliato le sue funzioni: mangiare o guardare la televisione a letto è ormai un tabù sfatato. E quale luce è ideale? Le stesse che abbiamo sul comodino. Per tutto il resto c’è il buio.

come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Artemide, lampade a sospensione Castore
come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
FontanaArte, lampada da tavolo Bilia
come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Flos, lampada portatile May day
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Linea Light, lampade a sospensione Straight

cucina

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luci per casa | cucina

La cucina, il centro della casa italiana, luogo di delizie e incontri per tutta la famiglia. In questo luogo vi sono due sorgenti luminose, entrambe a luce neutra.

La prima è la sospensione centrale (1), adatta al pasto e alla conversazione del dopopranzo. Solitamente ha un paralume ampio inteso a distribuire la luce in tutto l’ambiente e a illuminare la tavola apparecchiata. È consigliata anche una plafoniera, ma con un diametro importante per avere un cono luminoso aperto.

La seconda è quella funzionale alla preparazione delle portate, di solito sotto-pensile o a parete (2 / 3), con luce indiretta, di fronte alla zona preparazione (come a casa mia). È importante che le sorgenti a LED siano scelte con luce bianca neutra (4000 K). Questo è un dato fondamentale, perché il cibo deve mantenere il più possibile una colorazione naturale (e appetitosa), al contrario dei supermercati che usano sorgenti a diversa temperatura a seconda dell’alimento esposto.

La luce centrale o a parete, in caso di cucina aperta, diventa spesso la principale fonte luminosa prima del buen retiro divanaro. I due ambienti comunicanti diventano un unico spazio di conversazione familiare, di racconto e resoconto. La parte più bella della giornata.

come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Vibia, plafoniere Tube
come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Prandina, plafoniera MINT
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Arclinea, cucina con illuminazione lineare per la zona preparazione

bagno

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luci per casa | bagno

Ultima zona, ma forse la più importante per le sue funzioni rinvigorenti e restaurative. Il bagno necessita di una luce generale bianco neutro (4000 K), qui è necessario avere una visuale definita e precisa per le delicate operazioni che si svolgono. Anche qui, come in cucina, servono due sorgenti: una a soffitto e una vicino allo specchio.

La plafoniera (1) è il cardine attorno cui tutto ruota nella stanza da bagno. Essenziale, in vetro bianco e ad alto wattaggio, deve essere elegante ma non troppo (non siamo a La Scala) e facile da pulire. Ne esistono di ogni forma, materiale, colore e dimensione, può essere singola o a grappolo e sempre al centro. Per Lei è raffinata e coordinata. Per Lui, di solito, va bene quella del brico center. La cosa più importante, per entrambe le soluzioni, è che abbia un’ampia luminosità omogenea.

La luce vicino allo specchio (2), che sia a parete o inclusa nella lastra, è funzionale per due complesse operazioni che si svolgono ogni mattina: la rasatura e il trucco.

In questo particolare caso la luce deve essere più calda (3000 K) per metterci a proprio agio mentre ci prendiamo cura del nostro aspetto. In caso decidessimo di posizionare una sorgente a parete, questa conviene sia posizionata in alto a sinistra (per evitare l’ombra della mano) o a destra per i mancini.

Un discorso diverso in caso la luce sia integrata nella lastra. Solitamente si tratta di una banda luminosa nella parte superiore dello specchio, questa soluzione permette di avvicinarsi e curare ogni singolo dettaglio.

come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
Luceplan, plafoniera LightDisc
come scegliere le luci per casa: piccola guida progettuale
antoniolupi, specchio con illuminazione integrata Apice

conclusioni

Questa escursione è una veloce introduzione al complesso mondo della luce che, come abbiamo visto, ha una parte estetica e una tecnica. Per la prima lascio a voi le scelte, per la seconda spero che questo vademecum sia stato utile. Ma vi sento già mormorare sulla temperatura colore, tranquilli la trovate su tutte le confezioni di lampade in commercio.

Ora potrete andare a scegliere in maniera più consapevole e preparata le luci per casa e saprete sorprendere il venditore con un semplice su design outfit ho letto che…