
asciugatrice o lavasciuga: informazioni e consigli per scegliere bene
Asciugatrice: sogno proibito per molti, strumento inutile (e a volte addirittura dannoso) per altri.
Tempo fa, per radunare un po’ le idee su questo elettrodomestico e valutare la possibilità di acquistarlo per casa mia, ho utilizzato le mie instagram stories per proporvi un semplice sondaggio:
Asciugatrice sì o no?
E, se sì, quale e perché?
Come sempre accade in queste occasioni, le vostre opinioni sono state tante e diverse tra loro. Prima di riportarvele qui di seguito, le ho raccolte in modo ordinato sulle pagine del mio inseparabile quaderno per gli appunti (che sono una stationery addict lo sapete già!).
Il risultato della raccolta è un elenco di consigli e opinioni sull’asciugatrice, la lavasciuga (elettrodomestico che combina le funzioni della lavatrice con quelle dell’asciugatrice) e il metodo più antico del mondo per finire al meglio il lungo percorso del bucato di casa: l’asciugatura naturale al sole, soprattutto nella bella stagione.
sì all’asciugatrice, e con molto entusiasmo!
Adotto un metodo già sperimentato in uno dei post più letti del blog, dedicato all’annosa questione della finestra nella doccia: faccio una vera e propria lista dei sostenitori/sostenitrici dell’asciugatrice e riporto, senza modifiche, le opinioni espresse durante il sondaggio condotto sulle mie instagram stories. Ai commenti ci arriviamo più avanti.
Giuseppina, Lule Design (la deliziosa realtà artigianale di una sarta che confeziona abbigliamento biologico per bambini)
Risparmi tempo e i capi restano morbidi. Alcune cose, tipo gli asciugamani, puoi anche non stirarle.
Alessandra, architetto (e paroliera, insieme ad Andrea della rubrica reparto luce, per Demo Ceramics)
Te svolta la vita!
Alessia, architetto
Sì! Si può mettere sopra la lavatrice (non molti lo sanno) e qui al nord [Alessia abita in Svizzera], con figli, è una salvezza. Uso regolarmente l’asciugatrice e con questo intendo ben due volte al giorno! Ho due bimbe piccole e non potrei più farne a meno. Altrimenti, immagina come potrebbe essere stendere sul balcone i panni a febbraio con -15°… ritirerei dei ghiaccioli!
Xania, PR
Sì, perché risparmi un sacco di tempo e i vestiti restano anche meno stropicciati.
Rosaria, architetto e curatrice del blog ArsCity
Io con due bambini piccoli non potrei vivere senza! Lavo in continuazione…
Sarah, architetto e interior designer
Ci sono diversi motivi per i quali l’asciugatrice ti cambia la vita. Se hai spazio per metterla dico sì!
Patrizia, amica (ha appena ristrutturato casa, quindi sull’argomento è preparatissima!)
Ho l’asciugatrice e l’ho messa in colonna sopra la lavatrice. Tra i due elettrodomestici ho inserito un ripiano della loro stessa marca. La uso con le dovute accortezze, ma per asciugamani, biancheria, accappatoi è davvero una mano santa. E anche per le camicie! Per queste uso il programma pronto stiro e diventano molto più semplici da stirare
asciugatrice: c’è chi dice no (e dice anche perché)
Ed eccoci a chi, nel sondaggio, ha detto no all’asciugatrice (e l’ha anche motivato!).
Fabrizio, amico e papà di due bambini
Meglio destinare il budget per l’asciugatrice ad acquisti più entusiasmanti. [E qui vince il premio] Che poi, come facevano le nostre nonne? 😀
Violetta, architetta e curatrice del blog Architempore
No, perché non la userei mai. Un sacco di abiti non vanno nell’asciugatrice.
Chiara, architetto (qui la pagina web con i suoi lavori)
No, perché ho la fortuna di poter stendere in giardino. D’altra parte la consiglio a tutti i miei clienti! [quindi una posizione ibrida]
Simona, amica e curatrice del blog BesideBathrooms
Ho il dubbio della biancheria troppo secca e delle camicie super stropicciate
asciugatrice: consigli per convincere chi ha detto no

Aaron Dunkerton, stendino a stella composto da elementi modulari in betulla e acciaio | immagine via
Una cosa è chiara ed è il rispetto dell’ambiente sotteso alla risposta negativa rispetto all’acquisto dell’asciugatrice. Un nuovo elettrodomestico collocato in casa, per quanto scelto nella più alta tra le classi energetiche, concorre sempre a incrementare il consumo di energia elettrica e, di conseguenza, l’inquinamento.
Asciugare il bucato al sole è di sicuro il metodo che garantisce un impatto zero sull’ambiente ma, allo stesso tempo, non è sempre attuabile.
Gli spazi domestici che abitiamo, infatti, sono spesso di dimensioni ridotte e, il più delle volte, non comprendono un locale specificamente destinato a ospitare la lavanderia, la stireria e, magari, un’ampia cabina armadio (ed eccoci immediatamente catapultate a New York in casa di Carrie, lo so lo so).
In questi ultimi mesi mi sono passate sotto gli occhi, sui social, un sacco di scatti impietosi di stendini piazzati nel bel mezzo del soggiorno. Quando l’asciugatura del bucato richiede più di qualche giorno, questo rappresenta un bel problema di spazio, non pensate?
Facendo un bilancio tra sì e no all’asciugatrice, quindi, confesso di propendere per la prima opzione! 🙂

immagine via
Per sostenerla come si deve (e convincere il mio compagno a programmare l’acquisto!) vi elenco qui di seguito alcuni consigli utili per un uso corretto di questo elettrodomestico:
- tirare i capi fuori dall’oblò quando sono ancora caldi e piegarli subito; in questo modo restano meno stropicciati e possono essere riposti subito
- impostare il ciclo senza raggiungere l’asciugatura completa, così da mantenere i capi più morbidi
- prestare la massima attenzione ai capi e ai tessuti più delicati: seta e lana, oltre ai capi sportivi che hanno applicazioni in plastica (tipico il caso dei numeri sulle maglie sintetiche da calcio). Il caldo può fare danni irreparabili, anche se gli elettrodomestici di nuova generazione prevedono programmi di asciugatura specifici a temperature molto basse
- in caso di mancanza di spazio, l’asciugatrice può essere posizionata sopra la lavatrice, interponendo tra i due elettrodomestici un piano destinato a questa specifica funzione (che spesso ha delle caratteristiche aggiuntive utili per facilitare le varie operazioni connesse al bucato, come piani d’appoggio, ganci ecc.)
Una curiosità: Alessia (architetto che vive in Svizzera che trovate tra i sostenitori dell’asciugatrice) mi ha segnalato che, proprio in Svizzera, la sovrapposizione tra lavatrice e asciugatrice ha un nome particolare: Waschturm, letteralmente torre del lavaggio. Lì, proprio a causa delle piccole dimensioni degli appartamenti, il sistema a torre è molto diffuso.
tipi di asciugatrice: quale scegliere?

lavatrice e asciugatrice | immagine via
In commercio esistono diversi tipi di asciugatrice, adatti a soddisfare le varie esigenze in quanto a design, tecnologia, frequenza d’uso, carico abituale. Tralascio gli elettrodomestici con il sistema a resistenza elettrica o a condensazione (sviluppati e disponibili in commercio per primi), perché, oggi, implicano una scelta di classe energetica inferiore alla A, incompatibile con il risparmio di risorse ambientali e in bolletta.
Giusto per curiosità, vi dico che funzionano con una semplice resistenza elettrica che, riscaldata, immette aria calda nel cestello attraverso l’azione di una ventola.
I tipi di asciugatrice più comuni sono, dal punto di vista della tecnologia, quelli:
- a pompa di calore: per semplicità vi dico che funzionano come un climatizzatore. Il calore viene generato attraverso un sistema frigorifero, che comprime un gas refrigerante e libera calore. Il calore, circolando all’interno del cestello, asciuga delicatamente i capi. Un’asciugatrice di questo tipo, anche se più costosa dei vecchi modelli a resistenza elettrica, fa risparmiare nel tempo. Raggiunge infatti senza sforzi la classe A+++ e consuma intorno a 1,3kW per ciclo
- a gas: il sistema è molto diffuso negli Stati Uniti e, a poco a poco, si sta affermando anche in Europa. Ho cercato un po’ di informazioni in giro e grazie al sito di Rinnai (azienda specializzata in sistemi di riscaldamento), ho capito un po’ come funziona. In pratica il calore, in un’asciugatrice a gas, è generato attraverso una vera e propria combustione (e questo un po’ fa da barriera mentale per la scelta dell’elettrodomestico), portando due benefici: la temperatura impostata per il ciclo viene raggiunta più rapidamente (con conseguente risparmio di tempo ed energia); la produzione di anidride carbonica è pari a 1/4 di quella generata dai modelli a resistenza elettrica. Il lato negativo è che questo elettrodomestico non è a libera installazione e, per essere posizionato correttamente, necessita di alcune accortezze impiantistiche e di aerazione
Per la dismissione dell’acqua di condensa, invece, è possibile:
- che l’asciugatrice la raccolga in un’apposita vaschetta da svuotare all’occorrenza (c’è da notare che l’acqua residua dal ciclo di asciugatura è distillata e può essere riutilizzata per il ferro da stiro)
- che l’asciugatrice sia collegata tramite tubazione a un sistema di scarico predisposto a parete (questo presuppone un intervento all’impianto idrico-sanitario per l’installazione dell’elettrodomestico ed è piuttosto vincolante, anche se pratico e di carattere definitivo)
Per la capacità di carico, invece:
- sono disponibili diverse misure, da calibrare a seconda della frequenza d’uso e della tipologia di bucato (se avete intensione di lavare piumini o altro, non scendete sotto i 7 kg!)
- esistono anche asciugatrici slim; non ne ho individuate tante (per ora solo quelle di Candy) ma sapere che esistono è confortante!
e se fosse lavasciuga?
Sulla lavasciuga ho raccolto solo poche ma chiare informazioni, per lo più negative. A me è capitato di usarla solo la scorsa estate quando, in vacanza a Barcellona, ce la siamo trovata nell’appartamento preso in affitto per qualche giorno. Inutile dire che in un paio di giorni abbiamo smaltito i sacchi di biancheria sporca accumulati dopo ben dieci giorni di viaggio tra Francia e Spagna! 🙂
In molti però mi hanno detto che:
- i panni, a termine ciclo, restano sempre un po’ umidi e può capitare di doverli stendere per arrivare a un’asciugatura ottimale
- bisogna considerare che, combinando due elettrodomestici in uno, se la lavasciuga si rompe non si ha a disposizione neanche la lavatrice (dramma)
- alcuni modelli presentano prestazioni non ottimali dal punto di vista energetico
- di solito il carico previsto per il lavaggio è doppio rispetto a quello dell’asciugatura; può quindi capitare di dover svuotare il cestello della metà del suo contenuto prima di iniziare il secondo ciclo