
pareti effetto cemento in soggiorno
Spero che sia corretto utilizzare come pretesto per introdurre l’argomento di oggi un’architettura di recupero eccezionale e affascinante. Porta la firma di Arno Brandlhuber ed è situata a Potsdam, in Germania, a pochi minuti da Berlino. Un’ex fabbrica di biancheria intima andata in rovina viene conservata nella bellezza della sua malinconica decadenza e accoglie al suo interno ampie superfici in cemento grezzo, capaci di catturare la luce e renderla morbida, intima.
Sembra incredibile che un materiale industriale, da cantiere, possa possedere caratteristiche tali da renderlo vicino, in quanto a comfort, al legno, agli imbottiti, alla tappezzeria. Eppure è così e il mio obiettivo di oggi è proprio convincervi della bellezza del cemento (o dell’effetto cemento) nell’ambiente della casa che, per definizione, è aperto alla convivialità e alla commistione di funzioni: il soggiorno.
Inizio a mostrarvi alcune immagini e spero che inizino a togliervi il pensiero di un cemento freddo, brutale, non finito, grezzo. Occhi puntati – mi raccomando! – sulla luce che arriva dalle ampie finestre, sull’accostamento del cemento al legno e a rapidi tocchi di colore, sugli impianti a vista, che di sicuro sottolineano il carattere di recupero industriale dello spazio.
cemento + effetto cemento | un’architettura di recupero a Potsdam

fotografie Simon Watson via T Magazine
cemento + effetto cemento | interior inspiration
Continuo a insistere sul cemento. La verità è che, per un progetto di interior che mi sta impegnando (e intrigando) in questi giorni, devo valutare alcune soluzioni per il rivestimento delle pareti che si ispirino proprio a questo materiale. Devo dire che, in genere, non amo molto i materiali che fanno finta di essere altro da sé; preferisco il nudo e crudo, insomma, e la verità in fatto di consistenza, durata, rapporto con gli altri elementi architettonici.
Sono disposta a fare delle eccezioni solo quando mi accorgo che la dimensione tecnologica dell’elemento di rivestimento che imita una finitura particolare si dimostra davvero valida e aumenta notevolmente le prestazioni rispetto al materiale vero; rende cioè la sua immagine e la sua essenza più duratura e in qualche modo confortevole per lo spazio nel quale va utilizzata.

immagine via Aiayu

immagine via Design Milk
effetto cemento | come si realizza
Dopo questa lunga introduzione, è venuto il momento di passare all’aspetto pratico della questione effetto cemento.
- Come si realizza?
- Quali prodotti è conveniente utilizzare?
- Esistono possibilità di personalizzazione?
Per rispondere a tutte queste domande ho deciso di spulciare un po’ il sito di Oikos, azienda romagnola che ho incontrato allo scorso Fuorisalone in due occasioni: alla Torre Velasca (senza parole per la bellezza e il valore storico/architettonico della location!) e a Palazzo Litta (presto arriva un post anche su questo, dopo quello su Palazzo Turati e Villa Necchi Campiglio), nello spazio allestito per la mostra CAOS curata da Michele De Lucchi e Andrea Branzi.
Ho selezionato alcune soluzioni che potrebbero funzionare per ottenere l’effetto cemento richiesto dal mio progetto di interior. Sono le quattro e di ciascuna apprezzo alcune caratteristiche particolari:
- Dell’intonaco in cemento, il carattere realistico
- Dell’intonachino, la grana più fine ed elegante (adatta a chi non ama gli eccessi materici)
- Dell’effetto rustico, al contrario, il gioco di luci e ombre dato dalla valenza tridimensionale del rivestimento
- Della velatura, infine, il chiaroscuro giocato unicamente sulla superficie, senza l’impiego di grandi spessori
Di tutte le soluzioni, infine, apprezzo la vocazione green. Oikos infatti è da sempre impegnata non solo nel corretto uso delle risorse, ma anche nella progettazione e realizzazione di proposte di rivestimento in grado di garantire comfort e benessere ambientale.
Ora mi sono chiarita per bene le idee e posso continuare a lavorare al mio progetto. magari poi vi faccio sapere come va… 🙂