personalizzare mobili e ambienti con la carta da parati

personalizzare mobili e ambienti con la carta da parati

Ero partita con un’idea precisa: cercare sul blog tutti gli articoli dedicati al tema del total look e del vestire casa, mettervi qui i link come riferimento e poi partire con un nuovo discorso su questo tema. E poi ho dovuto rinunciare all’impresa.

La verità è che sul blog ho così tanti contenuti di quel tipo che farne un elenco ragionato rasenta l’impossibile. Per tutto questo, però, c’è una motivazione ben precisa: vesto casa con il blog è il titolo del primo, primissimo articolo pubblicato su queste pagine e racconta perfettamente il loro mood, in cui mi riconosco ancora oggi, a ben sei anni di distanza.

Iniziamo a parlare dell’argomento di oggi, quindi, in modo indipendente, tenendo quello che vi ho scritto sullo sfondo, come un’ispirazione lontana ma sempre attuale. Vi do dei riferimenti precisi per inquadrare il tema:

  • Salone del Mobile 2019: Tomasella presenta una serie infinita di novità che, però, hanno in comune l’attenzione sartoriale ai dettagli, la possibilità di comporre e affiancare elementi diversi e la capacità di rispondere alla perfezione alle esigenze funzionali ed estetiche della persona e dello spazio in cui abita
  • sempre con Tomasella, le carte da parati passano dalle pareti alla superficie dei mobili, sia orizzontale che verticale, andando letteralmente a vestire lo spazio con pattern e colori in grado di suggerire emozioni e atmosfere (e qui torna il discorso fatto all’inizio sul total look!)

Ora che abbiamo due punti fermi, andiamo a vedere le proposte in dettaglio.
Mentre facevo ricerche, ero curiosa su di loro quanto spero lo siate voi adesso 🙂

Tomasella: soluzioni per personalizzare mobili e complementi

Prima di tutto, amiche e amici, vi informo che, con Tomasella, abbiamo a che fare con ben 23 (ventitré!) diverse soluzioni di carta da parati. Sono tutte della collezione Wallpaper e sono piuttosto sicura che, a richiesta, si possano anche avere delle personalizzazioni. Niente male eh.

personalizzare mobili e ambienti con la carta da parati

carte da parati della collezione Wallpaper di Tomasella

Ora vediamo insieme alcuni esempi di trasferimento concreto delle decorazioni dalle pareti alle superfici degli arredi.

le grafiche di Wallpaper sul piano del tavolino Joy Decor

personalizzare mobili e ambienti con la carta da parati

la superficie decorata del tavolino Joy Decor ricalca le grafiche delle carte da parati Tomasella

Il tavolino Joy Decor rappresenta la perfetta sintesi tra funzionalità ed estetica, realizzata attraverso alcuni accorgimenti dimensionali e decorativi.

Dimensionali perché questo bellissimo tavolino da soggiorno (che va bene anche nella zona notte, utilizzato come comodino) è disponibile in tre diverse grandezze:

  • 38 cm di altezza per 60 cm di diametro
  • 46 cm di altezza per 45 cm di diametro
  • 25 cm di altezza per 100 cm di diametro
    (questa, già a vederla in foto, è la mia versione preferita!)

Decorativi perché la superficie di Joy Decor può essere stampata ricalcando le grafiche dei parati Wallpaper.

Pensiamo alla possibilità, ad esempio, di acquistare un gruppo di tre tavolini diversi, ciascuno decorato con un pattern diverso, e di riportare uno di questi pattern sulle pareti dell’ambiente da arredare: questo realizza perfettamente l’idea di total look che dicevamo, senza però appesantire l’insieme e senza rendere eccessivamente ricorrente una stessa decorazione.

e se la grafica dei parati vestisse la testiera del letto?

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la boiserie Krea utilizzata come testiera decorata per il letto matrimoniale

L’idea di base potrebbe essere questa: trattare la superficie della parete in modo tradizionale, tinteggiandola con una pittura di buona qualità, e concentrare la decorazione sulla superficie della testiera del letto, variamente articolata e composta da più pannelli della boiserie Krea di Tomasella.

Questa soluzione permette di ottenere accostamenti insoliti, giocare con i contrasti e personalizzare mobili che, nell’immaginario collettivo, appartengono ancora a una sfera piuttosto tradizionale.

Ad esempio mi viene in mente che, nel letto per una coppia, ciascuno potrebbe scegliere in modo autonomo il rivestimento della sua parte, ritagliando un angolo per sé all’interno di un arredo condiviso. Che ne dite, vi piace?

Brigitte: il tavolo da pranzo dalla superficie decorata

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la superficie del tavolo rotondo Brigitte decorata con una grafica Tomasella

Appena ho visto il top del tavolo Brigitte me ne sono innamorata. So che per vestirlo esistono molte altre grafiche diverse, ma questa, accostata ai neutri delle sedie e del tappeto, mi sembra il perfetto compromesso tra decorazione ed eleganza.

Di questo tavolo, che nell’immagine ha un diametro di 120 cm, esiste anche una versione mini, perfetta da accostare al tavolino Joy Decor, alternando le diverse geometrie dei supporti.

[articolo realizzato in collaborazione con Tomasella]