
outfit per esterno | un balcone lungo e stretto 1 | immagine via
Il problema è questo. E’ quasi estate, ormai, e nonostante il tempo incerto di questi ultimi giorni, altalenanti tra sole e pioggia sottile, è il momento di iniziare a vivere lo spazio esterno della casa. Come vi ho già detto, abito in un appartamento e ho a disposizione solo un balcone lungo e stretto, difficile da arredare e sfruttare se non si ragiona per angoli e per piccole cose.
Ultimamente, lavorando da casa, mi sono accorta di avere una necessità aggiuntiva rispetto a prima, quando trascorrevo la maggior parte del mio tempo in un ufficio: ho bisogno di scrivere e progettare all’aria aperta.
Va da sé, quindi, che una parte del mio striminzito balcone, in un’ipotesi di restyling, dovrà essere destinata ad ospitare un piano d’appoggio, una seduta comoda (comoda ma non troppo! Rischio di addormentarmi sul colpo!) e, se possibile, un piccolo spazio per ospitare riviste, qualche quaderno e un po’ di cancelleria.
Mentre scrivo faccio spuntini di continuo e quindi non sarebbe male avere a disposizione un piccolo tavolo aggiuntivo per cibi e bevande (non male anche l’idea della dieta in vista della prova costume!).
C’è poi la questione delle piante: un pollice che nasce nero (o quasi) difficilmente diventa verde, per quanto impegno possa mettere nell’innaffiare e potare. Lo spazio da destinare a fiori e foglie, in vista del restyling di cui sopra, sarà limitato a piccoli angoli.
In particolare vorrei sbarazzarmi di alcune piante grasse che, con i loro vasi ingombranti, occupano gran parte della superficie del balcone e, a dire la verità, non mi piacciono neanche tanto. Se, come insegna Marie Kondo, è necessario liberarsi delle cose che non procurano gioia, direi che è proprio arrivato il momento di sbarazzarsene (trovando loro una nuova casa, è chiaro).
Veniamo al dunque. La (disastrosa) situazione ante operam è quella che vedete nelle due foto. Tutto molto casuale e nessun filo conduttore. Confesso di non aver mai dedicato del tempo a ripensare il mio balcone e questa trascuratezza è visibile al primo colpo d’occhio.
cosa fare con un balcone lungo e stretto
Se siete d’accordo procederei così, a grandi linee:
- eliminerei i vasi ingombranti che vi dicevo e darei una ripulita generale per avere un’idea chiara dello spazio a disposizione. L’ho misurato a passi in lunghezza e con il metro in profondità (circa 135 cm in media), ma so per esperienza che vedere le superfici libere fa arrivare le buone idee;
- lascerei dov’è l’armadio per gli attrezzi che occupa uno degli angoli del balcone (è utile e, forse, opportunamente camuffato, può non dare troppo nell’occhio);
- mi occuperei di studiare i due angoli a disposizione, a sinistra e a destra rispetto a tutte le porte-finestra affacciate sul balcone, lasciando libera la lunghezza e riservandola, al limite, solo a qualche vaso da appendere alla ringhiera.
Mentre mi occupo di tutto questo – e vi faccio sapere a breve come è andata e cosa ho deciso – raccogliamo insieme qualche ispirazione?
ispirazioni per un balcone lungo e stretto

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Il restyling del mio balcone lungo e stretto continua con altre due puntate:
- il lavoro di restyling concreto, con tanto di descrizione di ogni fase e shopping list
- l’illuminazione del mio piccolo spazio outdoor con una lampada meravigliosa