
sono in piena crisi da architetto, devo rifare il bagno!
Inutile girare intorno al problema e buttarla sulla decorazione, sui colori, sugli accessori… La verità è che ho bisogno di rifare il bagno principale di casa mia e sono in piena crisi!
Sui social (e anche in un degli ultimi post, quello sulle porte verniciate con la pittura lavagna) vi ho raccontato di come quest’estate mi sono rimessa a sistemare alcune stanze della casa. Nei prossimi mesi prometto di farvi vedere tutto con calma!
Il bagno, però, è tutta un’altra faccenda. Il secondo, tutto verde, funziona perfettamente. L’ho progettato e fatto realizzare pochi mesi prima della nascita di mio figlio Francesco, che oggi ha 8 anni.
Ero quindi già in età da architetto, sapevo progettare e la riuscita è stata buona.
Diverso il caso di questo primo bagno di cui vi parlo oggi.
Immaginate una neolaureata in architettura che, dopo la gloriosa giornata del 23 luglio 2003 (il 110/110 non si scorda mai!), nel giro di un mese si trasferisce nuovamente a Roma da Venezia. Immaginate che la stessa neolaureata si metta a cercare lavoro, lo trovi e in contemporanea traslochi da casa di sua sorella (dove non ha neanche avuto il tempo di aprire tutti gli scatoloni arrivati da Venezia) in una casa da ristrutturare (del nonno paterno!).
Vi siete fatti un’idea? La neolaureata sono io e le cose sono andate esattamente così. La casa da ristrutturare, in realtà, avendo due sole settimane di tempo per aggiustare le cose alla meno peggio, ha potuto beneficiare solo di due interventi più consistenti:
- il rifacimento della cucina (vi racconto anche questa in uno dei prossimi post)
- il rifacimento di un bagno
- STOP
In più c’è da aggiungere che io, a 27 anni, non sapevo quasi nulla di spazi ben progettati, di esigenze, di funzioni, di ergonomia, di materiali… Devo continuare? Per essere precisa dovrei dire che sapevo un po’ tutte queste cose ma solo nella teoria; nella pratica nulla, mai messo piede in un cantiere.
E così, al momento di mettere mano a casa di mio nonno e rifare il bagno, non ho potuto evitare l’inevitabile: ho ricalcato la situazione planimetrica preesistente e, invece che mettermi a ripensare la disposizione dei sanitari, ho solo giocato con un (discutibilissimo) bicolore per il rivestimento. Per il resto niente di fatto.
E così oggi, a 13 anni di distanza da quel settembre 2003, mi ritrovo:
- con un bagno che, seppure accettabile perché curato, ordinato e pulito, non funziona davvero bene
- con una me architetto che di sicuro ne sa molto di più della sua versione neolaureata
perché devo rifare il bagno
cosa non funziona nel bagno attuale
Devo prendere provvedimenti per rifare il bagno al più presto, quindi. La situazione attuale è questa qui sotto:
Proviamo a fare un elenco di quello che non funziona:
- la porta apre direttamente sulla coppia vaso + bidet
- la vasca, con una parte chiusa a doccia con cristallo, è ingombrante (lo spigolo arriva quasi fino alla porta!)
- non c’è spazio per mobili contenitori
- l’accesso alla lavatrice dietro la porta è molto scomodo (specie se una tenta di caricare l’impossibile nell’oblò e pretende pure di tenere la porta aperta!)
- la disposizione dei diversi elementi risulta in generale un po’ disordinata, senza un filo conduttore / pensiero di fondo
Prima di mettermi a giocare con la planimetria e rivoluzionare tutto, visto che siamo nel 2016 (e non più nel 2003!), vado a raccogliere qualche idea nel mio posto preferito: pinterest! Appena ho deciso come rifare il bagno vi dico. Intanto perché non date un’occhiata più avanti alle immagini che ho trovato?
qualche prima idea da pinterest
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