Mesi e mesi fa, mentre muovevo i miei primi passi come design blogger, scrivevo su queste pagine che mi sarebbe piaciuto propormi come una novella Donna Letizia in tema arredo e interior; trasformare quindi dubbi e domande, causa di angosce e frustrazioni, in soluzioni per vestire la casa.
Una cosa e l’altra, poi, e l’occasione, per molto tempo, non si è ripresentata. Finché – fatalità – proprio la sera del 24 dicembre, tra pacchetti e fette di panettone, una coppia di amici non se ne esce con una proposta inaspettata e mi mette alla caccia di un divano che, per forme, materiali, comfort e colori, profumi di Scandinavia.
Alessia e Luciano – questi i nomi dei miei amici – mi hanno anche messo a disposizione una wish list precisa e persino corredata di immagini, frutto di un’attenta ricerca in rete.
L’ho letta, riordinata e messa in bella. Il risultato è questo:
Ho raccolto la sfida. Di seguito trovate le mie sei proposte e, con loro, tutte le informazioni necessarie per compiere l’ardua scelta.
prima proposta
FREDERICIA Furniture, No. 1
Non poteva mancare in una rassegna di proposte a base di parole chiave come divano e scandinavo. Sofà primogenito in casa FREDERICIA, lo disegnò Børge Mogensen nel 1955; 60 anni e non sentirli.
Combina, in equilibrio perfetto, una scocca (schienale e seduta) rigida a cuscini morbidi e removibili. Per me è la perfezione.
Unico neo per i miei committenti: il prezzo, che supera abbondantemente i 3.000 euro.
seconda proposta
MADE.COM, Tubby
E’ una delle allettanti novità che arrivano dallo store online del design low cost più in voga del momento.
Questo divano, così come gli altri presenti nel catalogo, è un condensato di principi e forme del design scandinavo riversato in un imbottito dalle linee pulite ed essenziali, perfette per la casa di una coppia giovane, in cerca di una soluzione da battaglia, non definitiva.
Design da vivere ogni giorno, insomma, con uno spirito che molti di noi hanno già abbracciato sulla scorta della rivoluzione Ikea.
A differenza del collega svedese, però, MADE.COM vende i suoi prodotti esclusivamente online e, per questo motivo, non è possibile toccarli con mano prima dell’acquisto.
Un’occasione mancata, per me, di conoscerli da vicino si è presentata lo scorso aprile, nel contesto del Fuorisalone milanese, quando quattro appartamenti, completamente arredati con prodotti MADE.COM, sono stati aperti al pubblico.
Chissà che l’evento non si ripeta anche quest’anno; nel caso, non esiterò a darvene notizie nelle pagine dedicate alla nuova Design Week.
terza proposta
&Tradition, Mayor Sofa
Nasce dalla matita di Arne Jacobsen, maestro dell’architettura e del design del secolo scorso. Il Mayor Sofa non è un divano scandinavo; è il divano scandinavo, armoniosa combinazione di vecchio e nuovo, di conosciuto e sperimentato.
Il suo costo è, naturalmente, commisurato alla sua lunga storia e si aggira sui 3.000 euro. Ma, a differenza della proposta precedente, è una soluzione definitiva e importante.
quarta proposta
[immagine originale via]
Maisons du Monde, Nils
Vale, qui, il discorso fatto per MADE.COM anche se, solo dal punto di vista temporale e logistico, vanno evidenziati due aspetti positivi aggiuntivi: la maggiore anzianità e affermazione del marchio in ambito internazionale; la possibilità di verificare con mano la qualità del prodotto – sedersi sul divano e constatarne il comfort – in uno dei numerosi store presenti in Italia.
quinta proposta (provocatoria)
dk3, Plank Sofa
Sapevo che, chiedendo informazioni sul prezzo di vendita al pubblico di questo divano – che adoro -, avrei fatto un passo più lungo della gamba. Qui, ve lo dico con serenità e consapevolezza, abbattiamo il muro dei 5.000 euro. Me l’ha detto Martin Bay di Nordictrends, rivenditore di molti marchi d’eccellenza del design nordico.
Però. Però c’è da dire che abbiamo a che fare con un concept innovativo, con un’idea, con un prodotto di design capace di integrare la funzionalità della seduta con quella del classico tavolino da soggiorno; un tutt’uno da coppia e da famiglia, anche.
Se potessi lo farei mio all’istante; ho già contato le monetine nel salvadanaio ma, per ora, non bastano.
sesta proposta (provocatoria anche questa)
Saba Italia, New York
E siamo alla fine. Concludo con una proposta, anche questa provocatoria; non nel prezzo però. Siamo comunque al di sopra del budget (intorno ai 2.000 euro, penso, ma confesso di non aver verificato), ma non è qui il nocciolo del discorso.
Il nocciolo è invece che, se Alessia e Luciano si mettono alla ricerca di un divano contemporaneo, leggero, informale e, allo stesso tempo, confortevole e rassicurante, non è per forza alla Scandinavia e alla sua pulizia formale che devono rivolgersi.
C’è del buono anche in Italia e lo sapevo già da un po’. C’è questo New York che poggia un guscio rigido, ripieno di morbidi e ampi cuscini, su sostegni in tubolare di metallo, che quasi scompaiono alla vista. Leggerezza all’ennesima potenza. Che ne dite?