
Mostra LOVE | Robert Indiana
Non è detto che il privilegio della preview sia sempre tale. Dipende da tante cose e la principale è legata al fatto che, per una mostra o un evento, si tratti di qualcosa di riservatissimo, destinato alla visita e alla condivisione da parte di un numero davvero limitato di persone.
Se invece l’inaugurazione coincide con qualcosa di massa, aperto a tutti, preferisco – da autentica snob – far trascorrere un po’ di tempo e far smaltire l’onda anomala di afflusso prima di buttarmi anche io in una mischia molto più diluita.
E così è andata che ho visitato LOVE, la mostra al Chiostro del Bramante campionessa di incassi di post, like e commenti sui social con l’hashtag #chiostrolove, solo sul finire. Le foto che vedete portano la data del 12 dicembre e la mostra, secondo calendario, chiuderà il prossimo 19 febbraio, giusto in tempo per assorbire l’ondata romantica indotta da San Valentino.

Mostra LOVE | #chiostrolove
Proprio quel 12 dicembre mi sono concessa un lusso raro: una passeggiata mattutina per la mia città che invece, di solito, occupa solo qualche ora in un fortunato fine settimana (non più di un paio al mese, a essere sincera). Percorrere le vie dei turisti alle nove del mattino mette il sorriso sulla bocca; tutto sembra calmo e pulito, nonostante i mille problemi di gestione cittadina che sentite spesso al telegiornale.
Le vetrine dei negozi sono ancora schermate alla vista dalle saracinesche e, per le strade, si percepiscono i rumori della preparazione rituale all’inizio della giornata. Lo spettacolo della Città Eterna deve iniziare a momenti e l’attesa è rafforzata da odori di caffè e di acqua di lavaggio dell’asfalto, riscaldata dal tiepido sole invernale. Il dietro le quinte mi ha sempre affascinato.
Fatto sta che, quel giorno, il lusso che mi sono concessa ha previsto l’uscita dalla metropolitana alla fermata piazza di Spagna e l’attraversamento trasversale del tridente fino all’arrivo al Chiostro, nascosto dietro l’imponente massa monumentale che circonda piazza Navona.

Mostra LOVE | il bacio
Arrivata al Chiostro ho ritirato il biglietto di invito alla mostra (grazie Arthemisia!) e sono entrata. Dentro c’era il silenzio e ho capito subito che avrei potuto godere del grande privilegio della solitudine e del silenzio. So che sembra paradossale che abbia visitato una mostra dedicata al tema dell’amore tutta sola, ma è così (e ne sono completamente soddisfatta!).

Mostra LOVE | AMOR, bifronte per ROMA
L’inizio del percorso della mostra è segnato dalla presenza di due totem: il rosso evergreen LOVE di Robert Indiana e la sua versione AMOR in blu, bifronte per ROMA. Una piccola sala occupata dalla forma tridimensionale della Smoker #3 di Tom Wesselmann introduce a uno spazio più ampio definito da colori pop e fluo su fondo bianchissimo. Qui la mia reflex ha avuto pochi istanti di tregua e poi è stata lanciata alla cattura delle immagini che vedete qui di seguito.

Mostra LOVE | la prima sala

Mostra LOVE | Marc Quinn, Kiss

Mostra LOVE | Marc Quinn, graffito

Mostra LOVE | Marc Quinn, Kiss
Il percorso della scala mi ha reso evidente il motivo del boom social di #chiostrolove (che al momento conta su instagram più di 25.000 ricorrenze). Tutte le pareti sono intrise di graffiti e scritte con le quali i diversi visitatori, nel periodo di apertura della mostra, hanno a loro volta contribuito al suo allestimento.
Il visitatore diventa parte della creazione artistica e della sua condivisione pubblica e partecipa del suo successo, invogliando il suo pubblico a venire a toccare con mano e a condividere altre immagini. Un percorso che moltiplica le possibilità in modo potenzialmente infinito.

Mostra LOVE | la scala e i graffiti

Mostra LOVE | la scala e i graffiti

Mostra LOVE | la scala e i graffiti

Mostra LOVE | la scala e i graffiti

Mostra LOVE | la scala e i graffiti

Mostra LOVE | la scala e i graffiti
mostra LOVE | le zucche ipnotiche di Yayoi Kusama

Mostra LOVE | Yayoi Kusama, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins
A questo punto procedo con il mio racconto facendo un salto all’ultimo allestimento, il clou: Yayoi Kusama e il suo inquietante All the Eternal Love I Have for the Pumpkins. Inutile che io mi finga esperta d’arte quando non lo sono assolutamente. Per avere notizie sull’artista giapponese creatrice di quest’opera inquietante e visivamente soffocante sono andata, come farebbe chiunque, a spiare il suo profilo su Wikipedia.
E così ho saputo del suo disagio, della volontà di vivere, ancora oggi, in un istituto protetto specializzato nella cura delle malattie psichiatriche e della ricorrenza della forma voluminosa della zucca in tante sue opere.
Rimanere chiusa per pochi minuti in questa stanzetta tutta specchi allestita al Chiostro è stata per me, che soffro di claustrofobia, un’esperienza davvero forte e questo molto al di là di quanto possa far percepire l’enfasi social data alle tante prospettive centrali condivise su instagram e fitte di pois neri. Non ripeterei l’esperienza; basta così.

Mostra LOVE | Yayoi Kusama, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins

Mostra LOVE | Yayoi Kusama, All the Eternal Love I Have for the Pumpkins
mostra LOVE | altre opere
Le altre opere in mostra al Chiostro interpretano l’amore nelle sue varie forme; la vena ironica e la crudele sono le più ricorrenti. Che fate, andate a curiosare anche voi? Avete tempo fino al 19 febbraio.