
Io, quando le collaborazioni vanno avanti per anni e si costruisce un rapporto di fiducia tra la realtà da promuovere e voi che mi leggete, sono proprio felice. È un po’ come far diventare familiare qualcosa che, senza la mediazione di queste pagine, magari neanche conoscereste.
Per questo, quando il team dell’A’ Design Award mi ha contattata per rinnovare la promozione del premio su design outfit per il quinto anno consecutivo (siamo partiti con l’edizione 2015/2016, pensate!), ho detto subito di sì e mi sono messa a pensare a come avrei potuto vestire di nuovo il racconto di quest’anno.
Alla fine ho pensato di fare così: in ciascuna delle sette puntate che accompagneranno lo svolgimento di quest’edizione 2019/2020 vi accompagnerò in un viaggio di architettura e design, alla scoperta dei progetti più belli che, negli anni, sono risultati vincitori del prestigioso Award.
Inizio con noa* network of architecture e con il meraviglioso Hotel Seehof di Bressanone, che nel 2018 si è aggiudicato un Platinum A’ Design Award.

Classe 1979 e 1977, i fondatori di noa* network of architecture Stefan Rier e Lukas Rungger si sono incontrati a Milano mentre lavoravano presso lo studio di Matteo Thun.
Il loro progetto di rete di creativi prende vita prima a Bolzano nel 2010 e poi anche a Berlino.
Il network lavora conservando, in ogni progetto, una filosofia ben precisa: mescolare ispirazioni moderne di respiro internazionale con spunti concreti derivanti dalle diverse realtà locali.
Scorrendo la presentazione di noa* sul sito ufficiale ho letto due frasi che mi sono piaciute molto e che, sostanzialmente, rappresentano due interrogativi principali che Stefan e Lukas si pongono prima di mettere mano a ogni nuova avventura progettuale:
Che cosa c’è di speciale in un certo luogo?
Che cosa deve essere conservato e accentato?
Teniamoli bene a mente e visitiamo insieme l’Hotel Seehof.
l’Hotel Seehof, vincitore del Platinum A’ Design Award

Sedici suite, un centro benessere e un lago privato, intorno a cui far ruotare visuali e riflessi. L’Hotel Seehof a Bressanone è stato inaugurato, nella sua nuova veste rivista, corretta e ampliata da noa* nel luglio del 2017, dopo un impegnativo intervento di demolizione e ricostruzione.
Attualmente si presenta come una struttura articolata, armonicamente innestata nel paesaggio e caratterizzata, dal punto di vista materico/cromatico, dalla ricorrenza di un intonaco terroso e di una serie di strutture in legno, sia verticali che orizzontali.
L’apertura verso l’esterno è dichiarata dalla forte presenza del vetro a tutta superficie, soprattutto negli spazi destinati al benessere.
Quando ho visto le prime immagini dell’Hotel, le ho connesse istintivamente a qualcosa visto lo scorso febbraio, a migliaia di chilometri di distanza: Artipelag, il centro espositivo e culturale a pochi chilometri da Stoccolma.
I due edifici hanno in comune più fattori: la permeabilità dentro/fuori, lo stretto rapporto con il paesaggio e, non da ultimo, l’affaccio su un lago circondato da alberi centenari.


L’attenzione al paesaggio e alla tradizione artigianale locale hanno caratterizzano anche gli spazi interni dell’Hotel. Legni di varie essenze, lino e pietra affiancano un elemento ricorrente dall’origine insolita: i tubi in rame, tradizionalmente utilizzati per la coltivazione locale delle mele.

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