quando

2023

dove

Roma, quartiere Portuense

progettazione impianti

Samuele Federici

fotografie

Fabio Russo

casa SF

A casa SF è stato messo in pratica un trucco planimetrico che spesso, nelle ristrutturazioni di appartamenti datati tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, riesce a ottimizzare la distribuzione degli spazi e a ricavare quel secondo bagno impossibile che tutti desideriamo, così come spazio storage aggiuntivo (tutti sappiamo che non è mai abbastanza). Il trucco è stato questo: spostare l’asse del corridoio in modo da renderlo più centrale rispetto al baricentro dell’immobile, liberando e rendendo attrezzabile la porzione cieca della casa, ovvero quella contrapposta all’unico fronte finestrato, sottolineato da uno stretto balcone a tutta lunghezza. Lo slittamento ha consentito di ricavare un secondo bagno completamente attrezzato, una zona lavanderia/ripostiglio e un angolo pranzo in nicchia, in ingresso, separato dal resto della zona giorno solo visivamente, attraverso un ribassamento in cartongesso e la centratura del tavolo nello spazio delimitato da un pilastro. Il ruolo di quest’ultimo sul lato della porta d’ingresso è di delimitare funzionalmente la zona dell’ingresso stesso, lasciando che la casa si riveli poi man mano, attraverso lo snodarsi dei suoi percorsi e delle sue aree. L’appartamento comprende inoltre un soggiorno con angolo cottura, due camere da lettouna singola da 9 metri quadrati e una doppia da 14 –  e un bagno con ampia doccia ricavata nel vano finestra. Il tutto in una superficie complessiva netta di appena 62 metri quadrati. L’allestimento di casa SF ha richiesto una cura particolare rispetto al budget. La spesa sostenuta per gli arredi e i complementi è stata contenuta entro i 10.000 euro e questo ha comportato, per il progetto, una notevole attenzione nella ricerca delle soluzioni possibili e sostenibili, scelte in gran parte nell’ambito delle proposte di rivenditori su web. La stessa necessità di contenimento della spesa ha visto, a fronte delle estese opere di demolizione e ricostruzione muraria, la conservazione del pavimento esistente come supporto per il nuovo e la tracciatura dei nuovi impianti con il criterio della massima efficienza.