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casa nuova, infissi da sostituire: è arrivato il momento!
Poco più di un paio di anni fa, insieme a Samuele – il mio compagno, nonché progettista di impianti meccanici -, abbiamo messo mano a una completa ristrutturazione del nostro appartamento a Roma. E così è successo che i vecchi 75 metri quadrati che non riuscivano a rispondere alle esigenze della nostra famiglia, improvvisamente sono sembrati più che abbastanza. Lo strumento della trasformazione è stata una magia che si chiama progetto.
Nel contesto della ristrutturazione abbiamo cambiato tutto: distribuzione degli spazi, finiture, arredi, allestimento dei bagni, illuminazione. Unici a rimanere lì dove sono da ormai più di vent’anni, purtroppo, gli infissi. Dopo qualche discussione in famiglia e l’attenta valutazione del budget abbiamo deciso di mantenerli, per programmare la sostituzione tra qualche anno.
A distanza di qualche tempo dalla chiusura dei lavori, abitando una casa bellissima (ehi, è stata pubblicata anche su Living!), funzionale, accogliente, mi accorgo che sono proprio gli infissi a stridere rispetto all’estetica e alla funzionalità dei nuovi ambienti. Sono quel qualcosa che non va, insomma, e ora vi racconto perché. Lo faccio, tra l’altro, con la complicità di un ospite speciale del blog: Schüco, azienda leader nello sviluppo e distribuzione di soluzioni per finestre, scorrevoli, porte e facciate in alluminio.
perché vorrei sostituire i miei vecchi infissi
Le attuali finestre e porte-finestra del mio appartamento sono in semplice alluminio bianco dal profilo arrotondato piuttosto ingombrante. A suo tempo sono stati installati rivestendo il telaio dei vecchi infissi in legno, risalenti all’epoca di costruzione della palazzina (1967, se non ricordo male; la casa dove abito era di mio nonno). Questa loro caratteristica penalizza il disegno, già non troppo accattivante, della solita facciata che quasi tutte le palazzine romane della prima periferia riportano, assecondando, con le bucature esterne, la semplice funzionalità degli ambienti interni.
La luce naturale filtra abbondante all’interno nel corso dell’intera giornata perché, per fortuna, l’appartamento è ben orientato (siamo a sud/sud-est), ma i prospetti non sono affatto valorizzati da un bel disegno complessivo, articolandosi invece in porte-finestra a più ante abbastanza strette, in porte-finestra con finestra laterale a bandiera e in semplici finestrelle da bagno.
Ogni volta che, seduta sul divano in soggiorno, guardo fuori, mi accorgo che qualcosa proprio non va, e il desiderio di sostituire i miei brutti infissi esterni si fa sempre più pressante. Tra l’altro, insieme a Samuele, ho già stilato una lista di caratteristiche che mi aspetto dalle nuove finestre. L’ho compilata applicando a questa categoria di intervento valutazioni già condotte per altri aspetti del progetto della nuova casa; c’è un ragionamento specifico e puntuale, quindi, dietro alla scelta dei nuovi infissi.
Spero che possa essere utile condividerlo qui di seguito; credo che alcuni punti accomunino situazioni di progetto ricorrenti in ambito residenziale.
Schüco a Padova: un laboratorio a tema finestra aperto ai professionisti della progettazione
Una piccola premessa prima di passare alla lista a tema nuovi infissi. Galeotta fu, nello spingermi a compilarla, una visita in azienda da Schüco a Padova. L’azienda tedesca di Bielefeld ha nella città veneta una delle sue sedi europee più estese e attive, recentemente rinnovata e aperta ai professionisti del settore progettazione per consulenze specifiche ed esperienza dal vero dei diversi prodotti.
Lo showroom, infatti, è ampio e articolato; dico solo che più pagine di appunti, rilette poco prima di mettere mano a questo mio racconto, non si sono rivelate esaustive di quanto ho visto e sperimentato sul posto. Quello che è certo è che ho un nuovo amore, intenso e luminoso; anzi, in realtà ne ho due:
- l’aggettivo panoramico
- l’automazione delle aperture vetrate esterne
Questi due amori, apparentemente, potrebbero sembrare inconciliabili tra loro, ma non è così. Proprio come Samuele e io abbiamo compiuto una magia, attraverso il progetto di casa, e abbiamo raddoppiato la vivibilità dei nostri 75 metri quadrati, Schüco, attraverso un’esperienza di ricerca e progettazione che ha le sue radici nel lontano 1951, riesce a coniugare design e tecnologia, valorizzando l’apporto di entrambi i fattori nella definizione del disegno degli infissi.
Ah, e a questo aggiungiamo anche la sicurezza che, se abiti in un appartamento di una grande città, non può essere trascurata.
E ora andiamo al sodo: la lista di prestazioni che vorrei che le mie nuove finestre avessero.
finestre ad alte prestazioni: design, automazione, sicurezza
design minimale e massimizzazione dell’apporto di luce naturale
C’è un requisito che vorrei considerare alla base degli altri due, ovvero la massimizzazione della superficie vetrata e la valorizzazione dell’apporto di luce naturale all’interno dell’appartamento.
Credo che questa scelta sia il risultato dell’aver fatto i conti con cosa significa, in un edificio residenziale della seconda metà del secolo scorso, non poter beneficiare di un bel prospetto, ovvero di un sistema di bucature esterne organizzato per incorniciare adeguatamente la vista del panorama urbano.
Il mio desiderio è, in collaborazione con Schüco, quello di individuare la soluzione migliore per adeguare le mie finestre e porte-finestra all’interior design della casa, rendendoli comparabili le une all’altro.
Esplorando accuratamente il sito dell’azienda ho già trovato due prodotti che penso potrebbero fare al caso mio:
- la finestra in alluminio Schüco con anta a scomparsa che, nella versione AWS 75 BS.SI+, ha una cornice di spessore pari a soli 67 mm; le ante di questo sistema, che si chiama Block System ed è caratterizzato da un elevato isolamento termico, sono disponibili in un’ampia gamma di tipologie di apertura e consentono l’alloggiamento delle apparecchiature meccatroniche Schüco TipTronic SimplySmart per il funzionamento automatizzato, azionabile anche da remoto
- il sistema alzante scorrevole in alluminio Schüco, che vorrei andasse a sostituire le mie attuali porte-finestra a tre ante, decisamente troppo strette e dal disegno eccessivamente datato. Anche questo sistema è integrabile con il sistema automatizzato TipTronic e caratterizzato, oltre che dalla facilità di movimentazione delle ante, anche da valori ottimali di isolamento termico (ricordiamoci che la mia casa è orientata a sud/sud-est e d’estate si riscalda facilmente!)
finestre e domotica
Il secondo requisito che vorrei che fosse soddisfatto dalle mie nuove finestre riguarda l’integrazione della loro movimentazione con l’impianto domotico che, con Samuele, abbiamo previsto in casa. Per l’organizzazione dei nuovi spazi e la loro nuova funzionalità abbiamo pensato fosse utile facilitarci la vita almeno in relazione ad alcuni aspetti della quotidianità: controllo dell’impianto di condizionamento, movimentazione delle tapparelle e gestione dell’impianto antintrusione. Nulla di troppo spinto, ma semplice comodità ed efficienza.
Ho studiato un po’ e ho scoperto che, per la piccola scala domestica, Schüco propone una famiglia di apparecchiature a scomparsa per la movimentazione e la gestione delle aperture finestrate che si chiama TipTronic SimplySmart. Questo sistema:
- è flessibile: può dunque essere utilizzato in quasi tutte le serie di finestre Schüco con diversi tipi di apertura (quindi anche le due tipologie che vi ho descritto qualche riga fa)
- può essere integrato nel sistema generale di automazione dell’immobile, e quindi anche con il mio impianto domotico
- consente di massimizzare l’efficienza energetica e il comfort indoor, modulando la ventilazione, l’apertura e la chiusura in automatico a seconda dei diversi scenari climatici e delle esigenze d’uso
- è comodo: basta un tap sullo smartphone per movimentare una finestra, anche da remoto o tramite comando vocale
- è sicuro, perché dotato di una serie di sensori in grado di rilevare l’eventuale possibile di uno schiacciamento (ho una bimba piccola in casa e questa è senz’altro un’eventualità!) e di arrestare immediatamente il movimento di chiusura automatica dell’infisso
- è di nuovo sicuro, perché garantisce una resistenza antieffrazione pari al grado RC 2 (e questo punto ci porta direttamente al terzo requisito; ci vediamo tra qualche riga)
La ricerca di Schüco sull’automazione è, ovviamente, molto più ampia e articolata. Se vuoi saperne di più, esplora l’area dedicata sul sito ufficiale: Automazione degli Edifici.
l’importanza di una casa sicura, oltre che bella
Vivo a Roma, e va da sé che la possibilità che un ladro occasionale tenti di forzare le finestre, quasi tutte attestate sul balcone, c’è di sicuro. Attualmente ciascuna di queste finestre è dotata della protezione aggiuntiva offerta dalle inferriate. Queste ultime, sul piano estetico, penalizzano però l’effetto che la scelta di nuove finestre dal profilo pulito e minimale potrebbe offrire.
Sto ancora valutando il da farsi, non ho ancora preso una decisione. Nel frattempo mi documento. Ho scoperto che il sistema di gestione automatizzata degli infissi TipTronic SimplySmart può garantire, come avevo accennato sopra, una resistenza antieffrazione pari al grado RC 2 se corredato – come prescrive la norma UNI EN 356 – da un vetro di sicurezza P4A.
Un ladro occasionale armato di strumenti semplici come cacciavite, pinza e cunei si troverebbe ad agire per ben 3 minuti sull’infisso senza riuscire ad aprirlo e questo, stando alle statistiche sui tentativi di furto nelle città italiane, dovrebbe costituire un buon sistema di difesa.
Tra le proposte Schüco non mancano soluzioni di serramenti dotati di gradi di resistenza all’effrazione molto maggiori, la cui scelta deve essere ponderata in base alle effettive necessità e può essere calibrata in relazione all’estetica e alle altre caratteristiche funzionali e tecnologiche delle finestre.
Per approfondire l’argomento potete dare un’occhiata a questo video: Schüco Risponde – Sicurezza.
[articolo realizzato in collaborazione con Schüco]