cosa trovi in questo articolo
una nuova casa per Daniela
C’era una volta – e c’è ancora adesso, sempre – una mia amica, Daniela, e c’è sempre adesso – e già da molti anni – Perdormire, un’azienda tutta italiana specializzata non solo in letti, ma in benessere a trecentosessanta gradi (scritto per esteso è meglio, si capisce l’importanza).
Daniela, che conosco dai tempi del liceo e poi dell’università, dopo mille ricerche ha finalmente acquistato un bellissimo appartamento a Roma nel quartiere INCIS Decima, realizzato negli anni ’60 su pianificazione urbanistica di Luigi Moretti. Non credo sia un caso che gli architetti cerchino case in quartieri progettati da veri architetti, giusto? 🙂
Negli ultimi mesi Daniela è diventata anche mia committente. Per lei e per la sua nuova casa, infatti, ho scelto alcuni materiali e colori, oltre che qualche arredo, concentrandomi in particolare nella zona notte dell’appartamento.
Quest’ultimo, in base a un progetto a cui abbiamo lavorato a quattro mani, sta subendo una radicale trasformazione. Il cantiere è in pieno fermento e la fine dei lavori si avvicina (incrociamo le dita, dovrebbe essere a maggio!).
il progetto della casa di Daniela
lo stato ante operam
Diamo insieme un’occhiata alla planimetria dello stato ante operam, ovvero alla fotografia della casa al momento zero: quello in cui tutto può ancora succedere.
Appare evidente che l’articolazione spaziale dell’appartamento, anche se moderna, ricalca necessità non più attuali. Il gran numero di metri quadrati impiegati per la distribuzione dei vari ambienti penalizza, di fatto, la dimensione di questi ultimi, rendendoli inoltre piuttosto rigidi e poco versatili.
Il lavoro che abbiamo fatto Daniela e io sul progetto è stato incentrato su tre aspetti in particolare:
- l’ottimizzazione delle funzioni e degli spazi
- l’implementazione dell’apporto della luce naturale
- la valorizzazione di alcuni elementi d’arredo capaci di caratterizzare gli ambienti; il letto, ad esempio
la nuova casa
Pronti a dare un’occhiata al progetto? Eccolo nella planimetria qui di seguito.
Ecco cosa è cambiato rispetto all’ante operam:
- gli spazi di distribuzione sono stati ricalibrati e razionalizzati; il corridoio principale è accessibile da un’unica apertura posta centralmente lungo una delle pareti del soggiorno e questo accorgimento definisce un percorso unico e certo, nel piano dell’economia spaziale della casa
- la zona giorno e la zona notte, già divise in origine, sono ora separate ancor più nettamente e il loro perimetro è ben definito
- il soggiorno occupa un’intera metà della casa, e questo senza andare a discapito del numero di camere da letto, che resta comunque tre
- la camera da letto principale (che vedremo tra poco nel dettaglio) ha guadagnato un lusso, anzi due: il bagno di pertinenza e l’accesso a una piccola loggia, caratteristica dell’edilizia del quartiere perché ben individuabile anche sulla facciata dell’edificio
i colori e i materiali
Definiti gli aspetti funzionali della nuova casa, Daniela e io abbiamo lavorato sulla palette dei materiali e dei colori, mediando, per le scelte, tra stile e gusto personale e richieste specifiche date dal contesto.
Lo ripeto sempre: per iniziare a lavorare bene sul progetto di una casa conviene, prima di tutto, aprire la finestra, guardare fuori e ascoltare quello che l’intorno è capace di raccontare. C’è sempre una storia da cogliere e a cui aggiungere un nuovo capitolo attraverso la scelta accurata dei materiali e dei colori.
La casa di Daniela e il suo contesto ci hanno portato a questo: un insieme caldo e avvolgente – e allo stesso tempo rigoroso – di blu, verde, legno e texture un po’ vintage, capaci di costituire un’ottima base di partenza per un bel mix tra vecchio e nuovo. Tra questi materiali non manca – guardate bene! – anche un bel tessuto corposo da apprezzare prima con gli occhi e poi con le dita (spoiler: il tessuto Perdormire si chiama Albaclara e, per la casa di Daniela, è declinato nella variante 130 Cenere).
focus sulla camera principale: il letto dove va?
Nessun progetto è degno di questo nome se non presenta almeno una o due problematiche da risolvere, anche quando il grosso ha trovato la sua strada.
Nella nuova configurazione della casa di Daniela la questione più importante da sciogliere – abbiamo discusso per giornate intere! – riguardava la giusta collocazione del letto. Solo una parete, infatti, offriva spazio adeguato all’armadio o all’insieme di letto + comodini e quindi bisognava operare una scelta drastica:
- utilizzare la parete più lunga, libera da interruzioni o altri elementi, per l’armadio
- destinare la parete più corta al letto, prevedendo un sistema di storage alternativo ai classici comodini
Ora che il cantiere è quasi concluso e che il trucco che abbiamo escogitato sembra essere riuscito, sono tranquilla nel raccontarvelo: abbiamo previsto, in aderenza alla parete del letto, una fodera in cartongesso utilizzabile come piano d’appoggio posto dietro la testata, attrezzabile a piacere con lampade e altri elementi utili.
Potete vedere la fodera in tutta la sua bellezza 😀 – ancora al grezzo in cantiere! – nella foto qui sotto.
Tra qualche settimana proprio qui arriverà qualcosa di davvero bello direttamente da Pistoia; per essere più precisi da Perdormire!
un nuovo letto Perdormire per Daniela: l’esperienza in showroom
Prima che mettessimo mano al progetto della camera, Daniela aveva già una certezza: il letto sarebbe stato di Perdormire. Ne aveva già adocchiato qualcuno nelle mie stories di alcuni mesi fa (le trovate qui raccolte in evidenza sul mio profilo instagram) e quindi, quando mi ha chiesto di programmare una visita in showroom per scegliere il letto perfetto, non ho esitato un attimo.
Vi elenco qui i punti fermi, ovvero le esigenze inderogabili, con cui abbiamo avviato l’esperienza con il Wellness Designer Perdormire, Roberto:
- testata con doppio cuscino imbottito, per dare corpo e unitarietà estetica al letto e, allo stesso tempo, mantenere l’individualità visiva e funzionale dei due lati
- rivestimento in armonia con gli altri materiali scelti per la ristrutturazione
- spazio storage da ricavare nel vano contenitore predisposto sotto la rete
- compattezza dimensionale senza andare a discapito del comfort, visto il poco spazio disponibile a parete
Per scoprire qual è stata la scelta definitiva di letto Perdormire dovete aspettare la seconda puntata di questo racconto 🙂 Appuntamento a tra qualche settimana, quando il cantiere sarà finalmente casa e il letto avrà trovato il suo posto!
[articolo realizzato in collaborazione con Perdormire]