
combattere il caldo in casa: i consigli dell’impiantista
Eccolo, finalmente! Il caldo è arrivato dopo averci fatto aspettare, quest’anno, davvero troppo.
Il salto di temperatura di una decina di gradi, avvenuto da un giorno all’altro, ha messo anche me in difficoltà, soprattutto nelle ore centrali della giornata.
Preciso anche me, perché sono un amante ed estimatore del solleone (ricordo che, col caldo, la tenuta delle gomme della moto sull’asfalto è infinita!).
Per sopravvivere al caldo estivo, oltre a un’oculata (ma non sempre ovvia) gestione degli ombreggiamenti e dell’apertura/chiusura degli infissi, l’unica salvezza è il climatizzatore di casa.
l’eterna lotta finestre aperte / finestre chiuse

l’eterna lotta finestre aperte / finestre chiuse
Prima di raccontarvi il mio amore / odio verso il climatizzatore, elenco qui alcune semplici operazioni che tutti possiamo compiere per contrastare il caldo e migliorare sensibilmente la vivibilità della nostra casa anche quando il caldo è intenso.
Eccole:
- di sera, dopo il tramonto, le eventuali tende da esterno devono essere riavvolte, per agevolare il raffrescamento della struttura dell’edificio
- sempre a partire dal tramonto, le finestre devono restare aperte per far entrare l’aria fresca della notte
- al mattino il primo che si sveglia (bambini compresi, per difendersi dal caldo non si guarda in faccia nessuno…) deve abbassare le tende per evitare l’irraggiamento diretto sull’edificio con successivo surriscaldamento delle murature. In questo modo i raggi del sole non entrano attraverso le finestre e non surriscaldano direttamente le strutture interne della casa
Fin qui tutto facile, no?
Ora la parte difficile che mi fa discutere con tutte (o quasi) le persone che conosco (mia madre in primis, ovvio):
- sempre al mattino bisogna chiudere le finestre (!), tutte, abbassando possibilmente anche le tapparelle o chiudendo gli scuri
Questo accorgimento fa sì che la temperatura interna della casa, divenuta ragionevole durante la notte, possa essere mantenuta di giorno il più a lungo possibile.
Non dovete credere a:
- chi dice che con le finestre chiuse si sta peggio
- chi dice che non circola l’aria
- chi dice altre cose del genere
C’è un’unica verità: l’aria esterna non deve circolare in quanto è già calda e porta la temperatura di casa al suo livello in men che non si dica.
Note personali.
Ora, non lo vorrei dire ma beh, visto che mia madre non mi leggerà posso dirlo lo stesso: su questa operazione di chiusura delle finestre sono nate le discussioni più importanti con lei, di portata pari a quelle incentrate sulla morte delle sue piante preferite prima dell’installazione dell’impianto di irrigazione.
Discussioni che sono sempre finite con un vabbè, hai ragione tu che hai studiato e che hanno portato alla chiusura delle sole finestre degli ambienti dove era prevista la mia presenza, mentre tutte le altre rimanevano aperte. Questo salvo poi riconoscere, a mezzavoce, che nelle aree segregate [quelle con le finestre chiuse, secondo la denominazione da lei assegnata] non si sta male. Sa un po’ di presa in giro!
Ovviamente le finestre, quando la temperatura interna alla casa diventa troppo alta, devono essere riaperte, in mancanza della climatizzazione, per avere un minimo di refrigerio legato alla ventilazione.
combattere il caldo in casa con il climatizzatore

combattere il caldo in casa con il climatizzatore
Nel caso sia presente in casa un impianto di climatizzazione, lo si potrà accendere tenendo le finestre ben chiuse. In pochi minuti l’aria, prima calda e carica di umidità, tornerà a essere fresca e leggera e la nostra casa ricomincerà a essere il nido confortevole che amiamo.
Per far funzionare correttamente l’impianto di climatizzazione, però, devono essere seguiti piccoli ma importanti accorgimenti tra cui:
- la pulizia semestrale delle apparecchiature interne, completa di disinfezione dei filtri, delle ventole e delle alette
- la verifica biennale della quantità di gas refrigerante presente all’interno del sistema
(senza il quale si utilizza energia elettrica e non si beneficia del fresco)
Attenzione, infine, alla condensa prodotta dalle apparecchiature: è estremamente povera di sali minerali e leggermente acida. È l’alimentazione perfetta per alcune piante specifiche ma, generalmente, non fa bene alle nostre amiche verdi.
tipologie di apparecchiature per il condizionamento

LG, sistema Artcool
Esistono sul mercato varie tipologie di apparecchiature per il condizionamento della casa, che differiscono fondamentalmente solo per la tipologia di installazione.
Le due più diffuse sono:
- quelle a parete, da installare in alto, sopra la porta o la finestra
- quelle da controsoffitto
apparecchiature a parete
Le prime si acquistano già pronte e necessitano solo di essere montate nel posto giusto, ovvero in modo che l’aria non colpisca direttamente le persone presenti nell’ambiente.
Si possono scegliere unità interne di design (LG, per me, produce le più convincenti), con finiture un po’ più ricercate (Daikin e Mitsubishi hanno quel qualcosa in più) o una buona via di mezzo (Samsung).
Un fattore importante da considerare per la scelta è la distanza e la velocità di risposta dell’installatore / manutentore in caso di problemi con il climatizzatore.
apparecchiature da controsoffitto
Le unità da installare nel controsoffitto, a differenza di quelle installate a parete, consentono all’architetto maggiore libertà di gestione delle finiture.
Non ci sono infatti apparecchiature in vista (e questo è un bene), ma il sistema ha costi maggiori sia di installazione (con canali, diffusori, accessori ecc.) che di manutenzione (più apparecchi e superfici da pulire e igienizzare).
Per garantire l’effettivo raggiungimento delle condizioni di benessere termico, ma anche acustico, di un impianto di climatizzazione di questo tipo è necessario il corretto dimensionamento da parte di un progettista di impianti e la verifica delle installazioni durante le fasi del cantiere.