- contenuto sponsorizzato realizzato in collaborazione con vimar
Amiche e amici architetti e interior designer, ammettetelo senza vergogna: anche voi, come me, siete terrorizzati della potenziale invadenza degli impianti nei vostri progetti e cantieri.
L’idea che anche una sola scatola di derivazione possa fare capolino proprio su quella parete, che incornicia la prospettiva più studiata e importante del soggiorno, vi terrorizza. Per non parlare poi della collocazione di prese e interruttori, che è spesso oggetto di accanite discussioni tra voi, il progettista di impianti e l’impresa esecutrice.
Planimetrie e prospetti quotati alla mano, è indispensabile la vostra presenza in cantiere durante ogni fase critica della realizzazione del progetto, pena il mancato coordinamento tra funzionalità ed estetica nel nuovo spazio in ristrutturazione.
Per fortuna, però, c’è qualcuno che pensa a noi progettisti con amore e profonda comprensione. Questo qualcuno si chiama Vimar e, già da molto tempo, sviluppa sistemi e componenti che, per i diversi aspetti che li caratterizzano, riescono a mettere d’accordo professionalità ed esigenze diverse.
Tra le ultime nate in casa Vimar c’è una nuova placca, parte della serie civile Arké, che sviluppa un aspetto del design perfetto per esaudire il desiderio di mimesi, continuità tra interior design e impianti e integrazione tra materiali e colori diversi. Si chiama Arké fit e lo spessore extra sottile è il suo punto di forza (oltre a molte altre cose che vediamo subito insieme).
tutto il bello di Arké fit di Vimar
lo spessore extra sottile, per un perfetto risultato filo muro
La caratteristica di Arké fit che, placca alla mano, si nota subito, è l’estrema sottigliezza. Al tatto, quei 4,9 mm indicati sulla scheda tecnica condensano una materia piena ed estremamente concreta a dispetto della sua apparente leggerezza, inquadrata in una sagomata ben definita, elegante, perfettamente squadrata.
Solo la sezione della placca rivela una morbidezza appena accennata, richiamando in qualche modo le origini e le evoluzioni più recenti della collezione Arké (di cui, giusto qualche mese fa, vi ho raccontato le nuove varianti metalliche calde).
Ma perché – vi chiederete – questo spessore così ridotto? La risposta sta nella volontà di Vimar di offrire al professionista e al cliente finale un prodotto che, pur mantenendo costanti e continuamente aggiornate le performance tecnologiche, sia in grado di integrarsi alla perfezione con le scelte estetiche previste nell’ambito dell’interior design di uno spazio.
Una placca elettrica come Arké fit, infatti, grazie alla sua forte connotazione bidimensionale, è in grado, una volta installata a parete, di materializzare uno degli effetti più ricercati nel design moderno: l’integrazione e la mimesi del filo muro. Questo effetto può essere interpretato in due modi:
1 attraverso la continuità, scegliendo finitura materica e cromatica delle placche in analogia con la parete: il risultato è facilmente raggiungibile, considerando la disponibilità sul mercato di una varietà infinita di proposte per il rivestimento delle pareti, dal gres alla carta da parati, dal microcemento al legno, dal semplice intonaco tinteggiato al metallo e alla resina
2 lavorando per contrasto, in modo da far emergere la sagoma delle placche elettriche rispetto alla superficie della parete, senza però incidere sul loro spessore che, quasi per magia, viene assorbito dalla parete stessa
il supporto perfetto per le placche elettriche filo muro
Una valutazione importante da fare sui materiali quando spingono all’estremo alcune caratteristiche riguarda di sicuro la resistenza e l’affidabilità nel tempo. Quella delle nuove placche Arké fit può contare su un supporto dedicato, sviluppato dall’azienda di Marostica di pari passo con la definizione del design della parte estetica, visibile lato parete.
L’anima delle placche, infatti, è una struttura rinforzata in fibra di vetro che, fissata all’apposito incasso a muro, assicura la perfetta tenuta e aderenza della placca e dei pulsanti. La struttura è inoltre calibrata e sagomata per garantire il perfetto allineamento dei vari elementi del sistema, compensando i loro diversi spessori e ruoli funzionali.
11 colori per le placche, 3 per comandi e prese
La serie Arké, già molto ricca in fatto di offerta di varianti cromatiche e materiche, si articola per la capsule fit in ben 11 proposte, capaci di integrare perfettamente i 3 tasti e comandi disponibili a catalogo: Grigio Antracite, Bianco e il nuovo Metal, che sviluppa il concetto del materiale d’ispirazione nella sua versione più calda e avvolgente.
La serie comprende 4 gruppi omogenei di finiture, di cui le prime 3 in metallo verniciato e l’ultima in metallo nobilitato:
Total Look
Disponibile in 3 varianti (Polar Matt e Metal, oltre alla Grafite Matt che vedete nella foto sopra)
Pastello
Disponibile in 3 varianti delicatamente armonizzate ai colori naturali (Sabbia di Lipari e Terra di Siena, oltre al Tortora che vedete nella foto sopra)
Metal Color
Disponibile anch’esso in 3 varianti (Argento e Ardesia Matt, oltre al Bronzo Matt che vedete nella foto sopra)
Metal Elite
Disponibile in 2 varianti e ispirato alla materia d’origine più pura e vera (Ottone Spazzolato e Acciaio Spazzolato della foto sopra)
un sistema tecnologico evoluto, dalla tradizione alla domotica
L’estetica – con la serie Arké fit – va di pari passo con la tecnologia, e questo aspetto fa sì che le discussioni tra progettisti di ambiti diversi, di cui parlavamo all’inizio, perdano completamente di contenuto. C’è qualità per tutti, insomma, sotto ogni punto di vista.
Se finora infatti abbiamo visto le caratteristiche di design della serie, ora è il momento di accennare al come funziona.
con un impianto tradizionale
Per capirci, è quello con cui la maggior parte di noi ha a che fare nella propria casa e comprende una serie di funzioni controllabili con un sistema di interruttori e prese.
con un impianto tradizionale evoluto
Che, pur mantenendo una struttura semplice e consolidata nell’uso comune, consente il controllo centralizzato di alcune funzioni specifiche (le luci, le tapparelle) attraverso il relè Quid.
con un impianto smart
Un impianto di questo tipo è perfetto nell’ambito delle ristrutturazioni, perché non implica la necessità di opere murarie e consente di utilizzare, per le diverse funzioni, singoli dispositivi connessi.
con un impianto domotico
Siamo in una casa intelligente in cui le varie funzioni possono essere controllate e personalizzate attraverso un’unica piattaforma.