[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sto per scrivere qualcosa di impopolare, forse, ma è per una buona causa. Eccomi.
Curo molti progetti di architettura residenziale e di interior design per appartamenti e quando sento parlare di mobili contenitori non posso fare a meno di storcere un po’ il naso. Dire oggi mobile contenitore o armadio modulare, infatti, è piuttosto limitativo. Che persino la grande – e grandissima – distribuzione sia in grado di mettere sul mercato soluzioni lineari, compatte, pulite e moderne a un prezzo davvero contenuto non è un mistero per nessuno.
Il problema, piuttosto, è trovare prodotti che, insieme alle prestazioni di puro contenimento, offrano qualità innovative, capaci di risolvere problemi e di proporsi come strumenti creativi e operativi di progetto. Nei mobili contenitori, insomma, io cerco i partner ideali per il mio lavoro di architetto.
La domanda sorge spontanea: Nora, ma dopo averli a lungo cercati, li hai poi trovati questi partner? Almeno uno? La risposta: Sì! [con tanto di occhi a cuore che non potete vedermi appiccicati addosso, purtroppo].[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”52317″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]Il mio partner ideale in fatto di contenimento si chiama Caccaro e, già qualche settimana fa, il nome di questa azienda che conosco da tanti anni (più o meno dal 2004, quando ero neolaureata!) è venuto fuori su queste pagine mentre parlavamo della parete attrezzata moderna e di come utilizzarla per vestire – letteralmente – le pareti di casa.
Oggi, insieme al nome Caccaro, ne tiro fuori un altro e poi scopriamo insieme cosa significa: Freedhome.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”52318″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]
Freedhome, il nuovo sistema di grande contenimento targato Caccaro
[/vc_column_text][vc_column_text]Quel prefisso Free- già dovrebbe darci un’idea di partenza specifica, connessa al concetto di libertà, di apertura, di possibilità progettuali ampie e flessibili. Dopo aver studiato un bel po’ Freedhome prima di parlarvene qui, confermo che questa idea di partenza è giusta e ben radicata. Ora vi racconto tutto meglio.
Freedhome è sì un sistema di moduli, ma non è tanto una collezione, quanto un progetto vero e proprio. Tutto si sviluppa a partire da alcuni concetti base:
- modularità
- trasversalità
- versatilità
- sartorialità
Tradotto in parole semplici questo significa che Freedhome è la trasposizione in un prodotto studiato da un’azienda di caratteristiche e qualità che prima avremmo potuto associare solo a qualcosa creato su misura per noi da un artigiano particolarmente esperto, unite a soluzioni che, come plus, offrono risposte inedite a esigenze progettuali molto ricorrenti negli spazi dell’abitare moderno.
Il progetto Freedhome, che si configura come sistema di moduli liberamente componibili tra loro, si sviluppa attraverso le proposte di 6 famiglie di elementi. Detto così può sembrare complicato, ma l’esito delle composizioni, alla vista e all’uso, è così semplice e funzionale da far pensare: ah, ma ecco come si può fare questa cosa o quest’altra! Vediamo insieme le 6 famiglie di mobili contenitori e armadi modulari del sistema Freedhome.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Freedhome, 6 famiglie di moduli per un unico sistema
[/vc_column_text][vc_column_text]
Core, armadio modulare ad anta intera
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52310″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]La prima famiglia Freedhome che scopriamo insieme si chiama Core e ha una caratteristica che ce la fa riconoscere al primo sguardo: l’anta intera, liscia e senza discontinuità, che disegna superfici di estrema pulizia formale e linearità. Se fuori tutto fila liscio, però, non è detto che dentro ogni cosa sia per forza banale. Ad anta aperta, infatti, Core scopre un interno fatto di mille possibilità diverse, che vanno dalla cassettiera, al modulo per ospitare la TV, alla libreria, ai ripiani e alle aste appendiabiti e persino al vano home office tanto richiesto negli ultimi mesi.
Le due soluzioni Core che ho subito infilato in archivio, pronte per essere giocate in uno dei miei prossimi progetti sono:
- il modulo cambio profondità, particolarmente utile quando su una stessa parete deve trovare posto sia un sistema di contenimento chiuso – per gli abiti, per esempio – che uno spazio per ospitare libri o altri oggetti a vista. Un armadio e una libreria tradizionale, come sapete, non hanno la stessa profondità: uno è molto più profondo dell’altra, visto che il volume degli elementi da contenere è diverso; Core risolve questo gap dimensionale con una soluzione fresca e intelligente
- il modulo terminale, aperto e attrezzabile con ripiani o appendiabiti. Avete presente tutti quegli armadi – che negli anni abbiamo odiato – che mostravano verso la porta il loro fianco opaco e ingombrante e rendevano spiacevole l’ingresso nelle nostre stanze? Problema risolto!
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”52312″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”52314″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Grid, una griglia che rivela la partizione interna
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52320″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]Se Core è sinonimo di tutto chiuso e di perfetta continuità con la parete, Grid porta sulla partizione delle ante e delle altre aperture l’organizzazione interna dell’armadio componibile.
La famiglia di moduli si chiama Grid, griglia, proprio perché, visivamente, appare come un insieme di linee che suddividono il prospetto della composizione Freedhome nei suoi vari elementi: ante, cassetti singoli, cassettiere, pannelli porta TV e molto altro ancora. Tra questi elementi ce n’è uno di cui mi sono innamorata a prima vista![/vc_column_text][vc_single_image image=”52323″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text]Il mio amore totale va al modulo vano a giorno di Grid, che si presenta come una nicchia scavata nella larghezza dell’anta singola o dell’anta doppia. Il risultato estetico (e funzionale) è quello di piccolo spazio intimo che vive di una sua autonomia all’interno dell’organizzazione più ampia dell’armadio, offrendo l’occasione di mettere in mostra libri, oggetti, piccole collezioni o addirittura lampade.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Grafik, simmetria e asimmetria si incontrano
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52325″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text]Grafik, a mia personale lettura, rappresenta una sorta di evoluzione di Core e Grid nella direzione dell’asimmetria e della sperimentazione estetica attraverso la geometria. Se le prime due famiglie Freedhome giocano con la perfezione della pulizia formale, Grafik porta questa stessa pulizia a un grado di complessità maggiore. Nella composizione dell’armadio modulare vincono in questo caso non solo le linee orizzontali e verticali, ma anche le superfici, messe in evidenza da colori e materiali diversi.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Roomy, soluzioni funzionali per la vita di ogni giorno
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52327″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text]Gli elementi Roomy rappresentano, nell’ambito del sistema Freedhome, una collezione di soluzioni studiate per dare risposta alle piccole esigenze quotidiane. Le troviamo tra un modulo Core e una composizione Grid ma, anche se inserite all’interno di un progetto complessivo, sono capaci di vivere della propria autonomia funzionale ed estetica.
Accanto al modulo porta TV – che amerei collocato su una parete del soggiorno – e al modulo vetrina, perfetto per fare da trait d’union, ad esempio, tra cucina e soggiorno, c’è un modulo scrittoio compatto e colorato che pretenderò di inserire in ogni camera di ragazzo o ragazza che incontrerò da oggi in poi.
Questo modulo scrittoio mi piace moltissimo perché:
- il fondale può essere colorato, e quindi distinguibile rispetto alla superficie continua dell’armadio modulare
- lo spazio è contenuto ma organizzato in modo funzionale: tutto è a portata di mano ma non appare mai in disordine
- le piccole ante laterali chiudono i ripiani sopra il piano dello scrittoio, offrendo spazio di contenimento extra al riparo da sguardi indiscreti
- è un oggetto, una sorta di nucleo che dà valore al progetto e lo caratterizza in modo semplice e non invasivo
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Camerino, il sogno di ogni Carrie Bradshaw che è in noi – parte prima
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52329″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text]Se avessi raccolto 50 centesimi per ogni cabina armadio pronunciata durante la discussione sul progetto di un appartamento, a quest’ora sarei ricca! 😀
Scherzi a parte, so che il sogno di molti, in camera da letto e dintorni, è di organizzare uno spazio di contenimento molto ampio, da chiudere alla perfezione per nascondere l’eventuale disordine e da studiare in ogni dettaglio per avere ogni abito e accessorio sempre a portata di mano.
Caccaro con il Camerino del sistema Freedhome trasforma il sogno in realtà. La cabina armadio può essere progettata come un volume collocato all’interno della stanza, al centro o lungo una parete a seconda dello spazio a disposizione. Le ante ad apertura totale, una volta aperte, accolgono al loro interno la superficie della stanza, ampliandola sia a livello percettivo che di uso.
In questo modo la tradizionale, rigida divisione tra il dentro dell’armadio e il fuori della stanza viene annullata e diventa modulabile a seconda delle esigenze della persona: tutto chiuso e protetto alla vista oppure tutto aperto e completamente accessibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Cabina, il sogno di ogni Carrie Bradshaw che è in noi – parte seconda
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52338″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text]Se il Camerino è tutto richiudibile per bene, la Cabina, invece, è per chi ha l’ordine nelle proprie corde e, soprattutto, non ha paura di rendere visibile ciò che di solito viene tenuto nascosto. I moduli, strutturati su basi e montanti e accessoriabili in ogni modo che possiamo riuscire a pensare, restano completamente alla vista e possono essere combinati liberamente con gli elementi delle altre famiglie Freedhome.
Questo vuol dire che se vogliamo tenere qualcosa in vista e qualcosa nascosto, è certamente possibile. In questo tipo di composizione l’illuminazione LED integrata svolge un ruolo importante, perché rende ben visibile il contenuto della cabina e tutta la sua ampiezza. Anzi, proprio sull’illuminazione Caccaro gioca qui un trucco scenografico molto efficace: le luci sono collocate dietro i montanti, così da arrivare frontalmente, a chi guarda ripiani e appendiabiti, solo in modo indiretto, morbido e non fastidioso.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
e se l’armadio modulare fosse a centro stanza?
[/vc_column_text][vc_single_image image=”52333″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text]Il sogno di ogni architetto, fin dagli anni dell’università, è quello di avere piena libertà di studiare lo spazio, lasciandolo completamente fluido o frammentandolo nei suoi diversi ambiti funzionali. Che le partizioni vadano fatte sempre con le pareti è qualcosa che non ci va mai giù del tutto: digeriamo male, infatti, la rigidità del fare architettura e interior design in modo tradizionale.
Amare soluzioni versatili come Freedhome, quindi, ci viene naturale. Il nuovo sistema/progetto studiato dal dipartimento R&D di Caccaro, infatti, non deve essere necessariamente addossato a una parete, per funzionare. Può esso stesso diventare parete, frame, divisorio ed essere organizzato per fornire la massima funzionalità verso tutti gli spazi su cui si affaccia.
Al suo interno possono essere scavate nicchie, ricavate ante e collocati punti di passaggio, da aprire e chiudere a piacere. Questa dell’essere parete e porta, in assoluto, è la veste di Freedhome che amo di più.[/vc_column_text][vc_single_image image=”52334″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_column_text][articolo realizzato in collaborazione con Caccaro][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]