Il bagno con lavanderia è uno dei sogni proibiti di chiunque, in casa, si occupi di portare avanti senza inceppi l’odioso ciclo lava-stendi/asciuga-piega-stira-indossa e via, tutto daccapo per un numero di volte infinito. A casa Santonastaso / Federici questo chiunque sono io, diciamo all’80%. I compiti casalinghi di Samuele, infatti, si concentrano più che altro nella zona angolo cottura, visto che scrivo e fotografo (e a quanto pare mi occupo del bucato) molto meglio di quanto cucini.

Con la ristrutturazione di casa, che vi sto raccontando passo dopo passo nelle varie pagine tematiche pubblicate qui su design outfit, sono riuscita finalmente a realizzarlo, questo sogno del bagno con lavanderia. L’angolo della lavatrice (o lavasciuga, ancora devo decidere!) ha trovato infatti posto in uno dei due bagni casa: quello accessibile dall’unico disimpegno – superstite dell’impianto anni ’60 originario della casa – che distribuisce gli ambienti principali della zona notte.

In uno spazio oggettivamente limitatoparliamo di una superficie complessiva di circa 4,5 mq – hanno trovato posto, prima su carta e ora nella realtà del cantiere di ristrutturazione, tutte le funzioni principali di un bagno con doccia, a uso dei bambini e degli ospiti, coordinate con quelle dell’angolo lavanderia.

la soluzione ottimale: dal progetto definitivo al layout in fase di realizzazione

Questo bagno, però, non ha trovato al primo colpo la sua soluzione planimetrica ottimale. Spulciando tra i disegni inseriti nella pagina dedicata al progetto definitivo, vi accorgerete che qualcosa è cambiato rispetto al layout dello stesso bagno che vedete qui sotto. Anzi, per facilitare il confronto, affianco le due soluzioni.

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
bagno con lavanderia: a sx la soluzione da progetto definitivo, a dx il layout ottimale, in fase di realizzazione in cantiere

I punti fermi tra soluzione A e soluzione B sono:

  • la posizione e la tipologia di lavabo, collocato a sinistra della finestra in modo da poter ricevere luce naturale in modo indiretto ed essere accessibile nelle immediate vicinanze della porta
  • la collocazione dei sanitari a coppia sulla parete di fondo, distanziati tra loro di 20 cm come previsto dalle buone norme dell’ergonomia

Nel passaggio tra le due ipotesi planimetriche, invece:

  • ho accorpato il box doccia (bello ampio, 70 x 100 cm a terra) al volume occupato dalla lavanderia, delineando un unico blocco lungo la parete lunga frontale rispetto a quella del lavabo
  • ho diviso la doccia dalla lavanderia con una tramezzatura alta circa 200 cm, in modo da poter separare nettamente le due funzioni e sfruttare al massimo il poco spazio a disposizione
  • ho eliminato il mobile a colonna inizialmente previsto a destra del lavabo, concentrando lo spazio contenitivo al di sotto del lavabo stesso (al suo posto c’è il radiatore a piastra)

Mi sembra che nel layout finale tutto fili molto più liscio, vero?

le 3 zone del bagno con lavanderia

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
1. la zona del lavabo, con una semplice vasca in ceramica in semi-incasso su mobile sospeso, compatto ed essenziale
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
2. la coppia di sanitari collocata sul fondo del bagno, in modo da essere lontana dalla porta e, dunque, meno visibile e più privata
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
3. il blocco unitario del vano doccia in nicchia e dell'angolo lavanderia, unitario anche dal punto di vista dimensionale

Ora non ci resta che vedere insieme le scelte di dettaglio, ovvero:

Dei rivestimenti vi ho già raccontato nell’articolo dedicato alla palette colori e materiali per il progetto di casa. Andiamo avanti con il resto, quindi!

bagno con lavanderia: tutti gli elementi per costruirlo

sanitari: la collezione Pura di GSI Ceramica

GSI & me: una storia d’amore, scoccata al primo sguardo, da parte mia, a cose belle come quelle che vedete nelle immagini qui sotto.

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale

GSI è un’azienda del Distretto della Ceramica di Civita Castellana. Per la scelta dei sanitari non avrei quindi potuto trovare una realtà più a chilometro zero di questa, dal momento che Gallese (località in cui l’azienda ha sede) è raggiungibile da Roma in auto con un tragitto di poco più di un’ora.

Sento, insomma, di aver inserito nel mio progetto di ristrutturazione un elemento virtuoso, e questo mi fa sentire una persona migliore, sia come architetto che come utente finale dei prodotti.

La storia di GSI Ceramica, infatti, ha radici profonde sia nel passato che nel territorio, e la produzione, per quanto oggi potenziata grazie all’introduzione delle più moderne tecnologie, conserva ancora un carattere di cura e attenzione al dettaglio che, con facilità, possiamo associare a un ambito artigianale. Le loro collezioni, insomma, sono fatte bene; e in più sono pure belle.

Per il mio bagno con lavanderia avevo bisogno di pescare nel catalogo GSI qualcosa che fosse:

  • compatto, quindi capace di mettere insieme dimensioni ridotte e funzionalità
  • sospeso*, visto che elementi in appoggio sul pavimento in parquet non mi convincevano affatto, sia per motivi estetici che di igiene e praticità
  • comodo e performante e, in merito a questo, vi segnalo che il sistema di scarico Swirlflush® del wc GSI è il più silenzioso al mondo (un fattore importante, visto che il bagno è inserito nella zona notte della casa, in uno spazio molto vicino a quello della camera dei bambini)
  • colorato e moderno, per smorzare il carattere rigoroso e funzionale del bagno, dato dal suo equipaggiamento da lavanderia e dalla massima compattezza ricercata nel layout (il bagno è a uso principale dei bambini, quindi come non accontentare la loro necessità di meraviglia?)

* se anche tu hai paura che i sanitari sospesi cadano senza apparente spiegazione, ho qui l’articolo che fa per te!

La risposta a queste richieste mi è arrivata sotto la bellissima forma della collezione Pura, disponibile sia in classica ceramica bianca che in versione Color Elements, ovvero in ceramica colorata caratterizzata dalla speciale finitura Dual Glaze ovvero:

  • smaltatura opaca all’esterno
  • smaltatura lucida Extraglaze® Antibacterial* nelle parti a contatto con l’acqua (quindi interne, comprese quelle tecniche delle adduzioni e degli scarichi dell’acqua)

* si tratta di un nuovo smalto ceramico arricchito con ioni di argento e titanio, che assicura un’azione antibatterica certificata ISO 22196, con una riduzione della carica del 99,99% (credo proprio che, soprattutto in questo periodo, tutti noi siamo piuttosto sensibili all’argomento igiene, giusto?)

lavabo e sanitari in ceramica color Agave

palette colori per interior design: il progetto di casa mia

Agave. Questo il colore che ho scelto (e Samuele ha approvato!) per il lavabo e i sanitari del nostro mini bagno con lavanderia.

Anche se la foto non lo rivela come vorrei, in modo aderente alla realtà della nuova casa, l’Agave trova perfetto abbinamento con lo sfondo costruito a parete con il rivestimento in lastre di ceramica a pasta bianca della collezione Crea di Ariana (ve ne ho parlato nell’articolo dedicato alla palette).

In più il suo azzurro contenente una forte componente di grigio e una, più lieve, di verde, asseconda le forme morbide e arrotondate dei sanitari, rivelandone il carattere di volumi indipendenti inseriti nel contesto più ampio dello spazio bagno. E, dimenticavo un’altra cosa importante, nasconde un po’ la piccola dimensione dei sanitari, scelta per venire incontro alle esigenze salvaspazio che avevo posto a requisito di progetto.

shopping list GSI Ceramica

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
GSI, collezione Pura in versione Color Elements, finitura Agave, lavabo senza foro troppopieno, con piletta in ceramica
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
GSI, collezione Pura in versione Color Elements, finitura Agave, bidet sospeso monoforo con piletta in ceramica
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
GSI, collezione Pura in versione Color Elements, finitura Agave, WC sospeso con sistema di scarico Swirlflush®

rubinetteria: la collezione Dimensione74 di Mina

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
Mina, collezione Dimensione74, miscelatore e bocca di erogazione a parete per lavabo

Ceramica per il lavabo e i sanitari, acciaio inox spazzolato per la rubinetteria. Non riesco a immaginare binomio migliore di questo, sinceramente, nonostante il mio lavoro di architetto e design blogger mi porti a scoprire novità di prodotti e proposte ogni giorno.

Per bilanciare il carattere minuto e le dimensioni contenute del lavabo e dei sanitari GSI Ceramica, ho deciso di giocare al contrasto. La scelta, per la rubinetteria, è infatti caduta su una collezione di Mina che, già nel nome, dichiara la sua caratteristica principale: Dimensione74. 74 sono infatti i millimetri che definiscono il diametro del corpo del miscelatore, rendendolo protagonista in particolare nelle installazioni a parete.

Per alcuni elementi Dimensione74 integra le proposte di Stiriana, altra collezione del catalogo Mina caratterizzata da pulizia formale ed essenzialità. Questa combinazione di proposte diverse è pienamente nel mood dell’azienda e risponde a una richiesta specifica: quella della possibilità di personalizzazione di ciascuna parte della rubinetteria in relazione alle varie esigenze che, di volta in volta, possono presentarsi nella progettazione del bagno.

la possibilità di personalizzazione come strumento progettuale

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
la lunghezza e l'altezza della bocca di erogazione a parete per il lavabo può essere personalizzata in base alle esigenze estetiche e dimensionali di ciascun bagno

Prendiamo per esempio il mio lavabo, che prevede un’installazione a semi-incasso su mobile sospeso. La distanza della piletta centrale dalla parete è pari a 23,5 cm, quindi la bocca di erogazione da incasso a parete deve prevedere necessariamente un dimensionamento specifico, anche in considerazione della profondità del lavabo di appena 14 cm.

L’ufficio tecnico di Mina mi ha aiutato a trovare le proporzioni perfette per questo elemento della rubinetteria: lunghezza 20 cm e altezza complessiva 11,5 cm. Non vedo l’ora che arrivi il momento di far installare tutto all’idraulico (Dino, ormai una star delle mie instagram stories dedicate al cantiere di ristrutturazione), così da verificare se il passaggio tra carta e realtà funziona come previsto. Sono sicura di sì ma per scaramanzia non voglio espormi troppo 😀

un must have Mina che è un mai più senza

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
l'idrogetto, il mai più senza per il tuo bagno

Idrogeto. Da oggi in poi dovete imprimervi bene nella mente questa parola e farne il vostro mantra se pensate, a stretto o lungo giro, di mettere mano al rifacimento del vostro bagno.

Idrogetto vuol dire, essenzialmente:

  • liberarsi per sempre dell’odioso rito della pulizia del WC con lo scopino tradizionale che, di fatto, non garantisce un’igiene perfetta e va sostituito abbastanza spesso
  • utilizzare invece, per la stessa odiosa operazione, un oggetto di design bello e funzionale, che può essere scelto in completa armonia con il resto della rubinetteria del bagno, completando un set ideale (nel mio caso quello composto da elementi delle collezioni Dimensione74 e Stiriana)

Nel layout del mio piccolo bagno con lavanderia ho posizionato l’idrogetto ZIP di Mina a sinistra del WC, perché lo spazio tra i due sanitari (i 20 cm che vi dicevo all’inizio) non sarebbe stato sufficiente.

La compattezza di questo accessorio consente comunque un posizionamento facile, non impegnativo nel contesto del layout del bagno. Quello che voglio dirvi, insomma, è che se ce l’ho fatta io con 4,5 mq ce la possono fare tutti! 😀

Qui sotto, nel dubbio che ve lo siate perso, vi lascio il link a un altro must have Mina: il pot filler per la cucina!

organizzazione dell’angolo lavanderia

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale
la collezione Drop di Novello, pensata per organizzare lo spazio lavanderia

Ed eccoci al dunque, ovvero all’angolo lavanderia. Prima di parlarvi di come l’ho organizzato vi anticipo che:

  • in casa non avrei mai potuto trovare una migliore collocazione, dal momento che la superficie complessiva a disposizione è di circa 75 mq e tutti i disimpegni e gli spazi di risulta sono stati ridotti al minimo, a favore di una maggiore ampiezza degli spazi giorno e notte
  • si tratta di un vero e proprio angolo, non di un ambiente lavanderia vero e proprio (se avete a disposizione uno spazio dedicato vi consiglio di dare un’occhiata a questo articolo)
  • in tutto è largo circa 120 cm, profondo 70 e alto 200: piccolo ma capace di ospitare tutto il necessario

Per sfruttare fino all’ultimo centimetro il piccolo spazio a disposizione ho scelto una collezione di Novello che si chiama Drop e che, oltre a essere esteticamente compatibile con le altre scelte di forniture fatte per il bagno, propone un’infinità di moduli da combinare per comporre una lavanderia a perfetta misura delle proprie esigenze.

Qui sotto potete vedere lo schema della mia composizione che oltretutto, sulla base di alcune mie specifiche richieste, è stato integrato con ripiani aggiuntivi (lo schema è proprio quello che ho inviato alla Novello, per quello è così ufficiale e con tanto di nome e cognome!).

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale

Magari ora mi direte: come hai potuto intitolare questo articolo ‘bagno con lavanderia’ se hai a disposizione solo un paio di moduli attrezzati?

Ve lo dico subito, per punti:

  • è vero che sono solo due moduli (che occupano un vano largo circa 120 cm), ma in questi due moduli è concentrato – davvero – tutto quello che mi occorre per gestire al meglio le operazioni di lavaggio e asciugatura del bucato, e anche qualcos’altro
  • la colonna di sinistra, chiusa da ante a libro a tutta altezza, è organizzata così:
    • in basso c’è la lavatrice (che è probabile diventi una lavasciuga, ma ancora devo convincere Samuele su questo punto)
    • la parte superiore è invece attrezzata con alcuni ripiani, che utilizzerò per riporre i detersivi, i detergenti di scorta per l’igiene personale e gli asciugamani
  • la colonna di destra prevedeva inizialmente le aperture che vedete nello schema (quindi a vasistas sotto e ad anta sopra); per motivi di produzione del mobile, però, la soluzione finale prevede un’anta unica a battente, che chiude:
    • in basso un vano alto circa 70 cm per il cestone della biancheria da lavare
    • in alto una serie di ripiani a interasse di circa 25 cm uno dall’altro, perfetti per ospitare le scarpe dei bambini (ormai dovrei dire ragazzi, il più grande ha 12 anni, ma non ce la faccio!)
bagno con lavanderia, minimal ma funzionale

Il mobile è laccato bianco opaco e, in questo, riprende le caratteristiche estetiche del cassetto sospeso sotto-lavabo. Ho preferito mantenermi proprio sul bianco per gli arredi del bagno, visto che i sanitari sono colorati e le pareti, per quanto alternino fasce dalle tonalità piuttosto neutre, determinano comunque un motivo decorativo geometrico già abbastanza riconoscibile e rilevante.

Ultima nota. La collezione Drop non è utile per organizzare solo un bagno con lavanderia mini come il mio. Come vi dicevo le soluzioni sono modulari e combinabili a seconda delle esigenze. Noi, in casa, come già detto per l’angolo cottura minimo, cerchiamo di non accumulare e di limitare al massimo il numero degli oggetti da riporre nei mobili. Se siete della scuola di pensiero opposta, è probabile che uno spazio lavanderia così piccolo non faccia al caso vostro e che dobbiate prevedere un vero e proprio ambiente attrezzato dedicato a bucato & co.

Chiudo questo lunghissimo articolo condividendo con voi il disegno di dettaglio del bagno. Chissà se la realizzazione rispetterà tutte le aspettative? Aspetto un po’ in ansia e non vedo l’ora di potervi mostrare il risultato definitivo!

bagno con lavanderia, minimal ma funzionale

[articolo realizzato in collaborazione con Mina e GSI Ceramica]