- contenuto sponsorizzato realizzato in collaborazione con mina
Il bagno con lavanderia è uno dei sogni proibiti di chiunque, in casa, si occupi di portare avanti senza inceppi l’odioso ciclo lava-stendi/asciuga-piega-stira-indossa e via, tutto daccapo per un numero di volte infinito.
Con la ristrutturazione di casa sono riuscita finalmente a realizzarlo, questo sogno del bagno con lavanderia. L’angolo della lavatrice (o lavasciuga, ancora devo decidere!) ha trovato infatti posto in uno dei due bagni casa: quello accessibile dall’unico disimpegno – superstite dell’impianto anni ’60 originario della casa – che distribuisce gli ambienti principali della zona notte.
In uno spazio oggettivamente limitato – parliamo di una superficie complessiva di circa 4,5 mq – hanno trovato posto, prima su carta e ora nella realtà del cantiere di ristrutturazione, tutte le funzioni principali di un bagno con doccia, a uso dei bambini e degli ospiti, coordinate con quelle dell’angolo lavanderia.
la soluzione ottimale: dal progetto definitivo al layout in fase di realizzazione
Questo bagno, però, non ha trovato al primo colpo la sua soluzione planimetrica ottimale. Spulciando tra i disegni inseriti nella pagina dedicata al progetto definitivo, vi accorgerete che qualcosa è cambiato rispetto al layout dello stesso bagno che vedete qui sotto. Anzi, per facilitare il confronto, affianco le due soluzioni.
I punti fermi tra soluzione A e soluzione B sono:
- la posizione e la tipologia di lavabo, collocato a sinistra della finestra in modo da poter ricevere luce naturale in modo indiretto ed essere accessibile nelle immediate vicinanze della porta
- la collocazione dei sanitari a coppia sulla parete di fondo, distanziati tra loro di 20 cm come previsto dalle buone norme dell’ergonomia
Nel passaggio tra le due ipotesi planimetriche, invece:
- ho accorpato il box doccia (bello ampio, 70 x 100 cm a terra) al volume occupato dalla lavanderia, delineando un unico blocco lungo la parete lunga frontale rispetto a quella del lavabo
- ho diviso la doccia dalla lavanderia con una tramezzatura alta circa 200 cm, in modo da poter separare nettamente le due funzioni e sfruttare al massimo il poco spazio a disposizione
- ho eliminato il mobile a colonna inizialmente previsto a destra del lavabo, concentrando lo spazio contenitivo al di sotto del lavabo stesso (al suo posto c’è il radiatore a piastra)
Mi sembra che nel layout finale tutto fili molto più liscio, vero?
le 3 zone del bagno con lavanderia
bagno con lavanderia: tutti gli elementi per costruirlo
Ora non ci resta che vedere insieme le scelte di dettaglio, ovvero:
- i sanitari, di cui vi anticipo già una caratteristica particolare: sono colorati!
- la rubinetteria (responsabile di aver introdotto nella mia palette un materiale che amo tantissimo: l’acciaio spazzolato)
- l’organizzazione dell’angolo lavanderia
Dei rivestimenti vi ho già raccontato nell’articolo dedicato alla palette colori e materiali per il progetto di casa. Andiamo avanti con il resto, quindi!
sanitari: la collezione Pura di GSI Ceramica
GSI & me: una storia d’amore, scoccata al primo sguardo, da parte mia, a cose belle come quelle che vedete nelle immagini qui sotto.
GSI è un’azienda del Distretto della Ceramica di Civita Castellana. Per la scelta dei sanitari non avrei quindi potuto trovare una realtà più a chilometro zero di questa, dal momento che Gallese (località in cui l’azienda ha sede) è raggiungibile da Roma in auto con un tragitto di poco più di un’ora.
Sento, insomma, di aver inserito nel mio progetto di ristrutturazione un elemento virtuoso, e questo mi fa sentire una persona migliore, sia come architetto che come utente finale dei prodotti.
La storia di GSI Ceramica, infatti, ha radici profonde sia nel passato che nel territorio, e la produzione, per quanto oggi potenziata grazie all’introduzione delle più moderne tecnologie, conserva ancora un carattere di cura e attenzione al dettaglio che, con facilità, possiamo associare a un ambito artigianale. Le loro collezioni, insomma, sono fatte bene; e in più sono pure belle.
Per il mio bagno con lavanderia avevo bisogno di pescare nel catalogo GSI qualcosa che fosse:
COMPATTO, quindi capace di mettere insieme dimensioni ridotte e funzionalità
SOSPESO, visto che elementi in appoggio sul pavimento in parquet non mi convincevano affatto, sia per motivi estetici che di igiene e praticità
COMODO E PERFORMANTE e, in merito a questo, vi segnalo che il sistema di scarico Swirlflush®
del wc GSI è il più silenzioso al mondo (un fattore importante, visto che il bagno è inserito nella zona notte della casa, in uno spazio molto vicino a quello della camera dei bambini)
COLORATO E MODERNO, per smorzare il carattere rigoroso e funzionale del bagno, dato dal suo
equipaggiamento da lavanderia e dalla massima compattezza ricercata nel layout (il bagno è a uso principale dei bambini, quindi come non accontentare la loro necessità di meraviglia?)
La risposta a queste richieste mi è arrivata sotto la bellissima forma della collezione Pura, disponibile sia in classica ceramica bianca che in versione Color Elements, ovvero in ceramica colorata caratterizzata dalla speciale finitura Dual Glaze ovvero:
- smaltatura opaca all’esterno
- smaltatura lucida Extraglaze® Antibacterial nelle parti a contatto con l’acqua (quindi interne, comprese quelle tecniche delle adduzioni e degli scarichi dell’acqua)
La smaltatura Extraglaze® Antibacterial è un nuovo smalto ceramico arricchito con ioni di argento e titanio, che assicura un’azione antibatterica certificata ISO 22196, con una riduzione della carica del 99,99%.
lavabo e sanitari in ceramica color Agave
Agave. Questo il colore che ho scelto per il lavabo e i sanitari del nostro mini bagno con lavanderia.
L’Agave trova perfetto abbinamento con lo sfondo costruito a parete con il rivestimento in lastre di ceramica a pasta bianca della collezione Crea di Ariana (ve ne ho parlato nell’articolo dedicato alla palette).
In più il suo azzurro contenente una forte componente di grigio e una, più lieve, di verde, asseconda le forme morbide e arrotondate dei sanitari, rivelandone il carattere di volumi indipendenti inseriti nel contesto più ampio dello spazio bagno. E, dimenticavo un’altra cosa importante, nasconde un po’ la piccola dimensione dei sanitari, scelta per venire incontro alle esigenze salvaspazio che avevo posto a requisito di progetto.
rubinetteria: la collezione Dimensione74 di Mina
Ceramica per il lavabo e i sanitari, acciaio inox spazzolato per la rubinetteria.
Per bilanciare il carattere minuto e le dimensioni contenute del lavabo e dei sanitari GSI Ceramica, ho deciso di giocare al contrasto. La scelta, per la rubinetteria, è infatti caduta su una collezione di Mina che, già nel nome, dichiara la sua caratteristica principale: Dimensione74. 74 sono infatti i millimetri che definiscono il diametro del corpo del miscelatore, rendendolo protagonista in particolare nelle installazioni a parete.
Per alcuni elementi Dimensione74 integra le proposte di Stiriana, altra collezione del catalogo Mina caratterizzata da pulizia formale ed essenzialità. Questa combinazione di proposte diverse è pienamente nel mood dell’azienda e risponde a una richiesta specifica: quella della possibilità di personalizzazione di ciascuna parte della rubinetteria in relazione alle varie esigenze che, di volta in volta, possono presentarsi nella progettazione del bagno.
la possibilità di personalizzazione come strumento progettuale
Prendiamo per esempio il mio lavabo, che prevede un’installazione a semi-incasso su mobile sospeso. La distanza della piletta centrale dalla parete è pari a 23,5 cm, quindi la bocca di erogazione da incasso a parete deve prevedere necessariamente un dimensionamento specifico, anche in considerazione della profondità del lavabo di appena 14 cm.
L’ufficio tecnico di Mina mi ha aiutato a trovare le proporzioni perfette per questo elemento della rubinetteria: lunghezza 20 cm e altezza complessiva 11,5 cm. Non vedo l’ora che arrivi il momento di far installare tutto all’idraulico, così da verificare se il passaggio tra carta e realtà funziona come previsto.
un must have Mina che è un mai più senza
Idrogetto (o idroscopino). Da oggi in poi dovete imprimervi bene nella mente questa parola e farne il vostro mantra se pensate, a stretto o lungo giro, di mettere mano al rifacimento del vostro bagno.
Idrogetto vuol dire, essenzialmente:
liberarsi per sempre dell’odioso rito della pulizia del WC con lo scopino tradizionale che, di fatto, non garantisce un’igiene perfetta e va sostituito abbastanza spesso
utilizzare invece, per la stessa odiosa operazione, un oggetto di design bello e funzionale, che può essere scelto in completa armonia con il resto della rubinetteria del bagno, completando un set ideale (nel mio caso quello composto da elementi delle collezioni Dimensione74 e Stiriana)
Nel layout del mio piccolo bagno con lavanderia ho posizionato l’idrogetto ZIP di Mina a sinistra del WC, perché lo spazio tra i due sanitari (i 20 cm che vi dicevo all’inizio) non sarebbe stato sufficiente.
La compattezza di questo accessorio consente comunque un posizionamento facile, non impegnativo nel contesto del layout del bagno. Quello che voglio dirvi, insomma, è che se ce l’ho fatta io con 4,5 mq ce la possono fare tutti!
organizzazione dell'angolo lavanderia
Ed eccoci al dunque, ovvero all’angolo lavanderia. Prima di parlarvi di come l’ho organizzato vi anticipo che:
- in casa non avrei mai potuto trovare una migliore collocazione, dal momento che la superficie complessiva a disposizione è di circa 75 mq e tutti i disimpegni e gli spazi di risulta sono stati ridotti al minimo, a favore di una maggiore ampiezza degli spazi giorno e notte
- si tratta di un vero e proprio angolo, non di un ambiente lavanderia vero e proprio
- in tutto è largo circa 120 cm, profondo 70 e alto 200: piccolo ma capace di ospitare tutto il necessario
Per sfruttare fino all’ultimo centimetro il piccolo spazio a disposizione ho scelto una collezione di Novello che si chiama Drop e che, oltre a essere esteticamente compatibile con le altre scelte di forniture fatte per il bagno, propone un’infinità di moduli da combinare per comporre una lavanderia a perfetta misura delle proprie esigenze.
Qui sotto potete vedere lo schema della mia composizione che oltretutto, sulla base di alcune mie specifiche richieste, è stato integrato con ripiani aggiuntivi (lo schema è proprio quello che ho inviato alla Novello, per quello è così ufficiale e con tanto di nome e cognome!).
Magari ora mi direte:
Come hai potuto intitolare questo articolo 'bagno con lavanderia' se hai a disposizione solo un paio di moduli attrezzati?
Ve lo dico subito, per punti:
- è vero che sono solo due moduli (che occupano un vano largo circa 120 cm), ma in questi due moduli è concentrato – davvero – tutto quello che mi occorre per gestire al meglio le operazioni di lavaggio e asciugatura del bucato, e anche qualcos’altro
- la colonna di sinistra, chiusa da ante a libro a tutta altezza, è organizzata così:
- in basso c’è la lavatrice (che è probabile diventi una lavasciuga)
- la parte superiore è invece attrezzata con alcuni ripiani, che utilizzerò per riporre i detersivi, i detergenti di scorta per l’igiene personale e gli asciugamani
- la colonna di destra prevedeva inizialmente le aperture che vedete nello schema (quindi a vasistas sotto e ad anta sopra); per motivi di produzione del mobile, però, la soluzione finale prevede un’anta unica a battente, che chiude:
- in basso un vano alto circa 70 cm per il cestone della biancheria da lavare
- in alto una serie di ripiani a interasse di circa 25 cm uno dall’altro, perfetti per ospitare le scarpe dei bambini
Il mobile è laccato bianco opaco e, in questo, riprende le caratteristiche estetiche del cassetto sospeso sotto-lavabo. Ho preferito mantenermi proprio sul bianco per gli arredi del bagno, visto che i sanitari sono colorati e le pareti, per quanto alternino fasce dalle tonalità piuttosto neutre, determinano comunque un motivo decorativo geometrico già abbastanza riconoscibile e rilevante.
Ultima nota. La collezione Drop non è utile per organizzare solo un bagno con lavanderia mini come il mio. Come vi dicevo le soluzioni sono modulari e combinabili a seconda delle esigenze. Noi, in casa, come già detto per l’angolo cottura minimo, cerchiamo di non accumulare e di limitare al massimo il numero degli oggetti da riporre nei mobili.
Se siete della scuola di pensiero opposta, è probabile che uno spazio lavanderia così piccolo non faccia al caso vostro e che dobbiate prevedere un vero e proprio ambiente attrezzato dedicato a bucato & co.